Cultura & Spettacolo

PalaJova, dal palco agli schermi: arriva la serie su RaiPlay

di Roberta Rizzo -


Il PalaJova non è stato un semplice tour musicale, ma un vero rito collettivo, un’onda di energia che Lorenzo Jovanotti ha trasformato in simbolo di rinascita e condivisione. Dopo due anni di stop forzato, il ritorno nei palasport italiani ha segnato un nuovo capitolo: 54 concerti sold out e oltre 600 mila persone coinvolte in un’esperienza che ha unito festa, emozione e senso di appartenenza. Ora quello spirito non si esaurisce: dall’8 settembre approda su RaiPlay con un progetto del tutto originale, un visual album suddiviso in 23 episodi che fonde musica, parole, immagini e suggestioni poetiche.

PalaJova: dal live allo schermo

Non si tratta di una semplice registrazione di un concerto, ma di un’opera nuova, pensata come viaggio immersivo nella memoria e nell’immaginario di Jovanotti. La scaletta attraversa più di trent’anni di musica, includendo oltre trenta brani – da classici come L’Ombelico del Mondo e Ragazzo Fortunato, a canzoni più intime come Le Tasche Piene di Sassi, fino ad arrivare a titoli recenti come Montecristo e I Love You Baby. A collegare i momenti musicali c’è un’ampia intervista a Lorenzo, realizzata nello scenario unico della Biblioteca Apostolica Vaticana, dove vita privata e riflessioni artistiche si intrecciano per leggere presente e futuro.

Poesia e innovazione

Il tema centrale dello show è la fioritura, il palco come giardino in metamorfosi, immagine della continua trasformazione. La voce della poeta Mariangela Gualtieri accompagna lo spettacolo, regalando un respiro lirico che amplifica la sensazione di rinascita.
Ma il PalaJova è anche sperimentazione: per la prima volta in Italia un concerto ha usato intelligenza artificiale live. I visual curati da Steve Polli cambiavano in tempo reale, trasformando gli schermi in scenari sempre diversi e irripetibili.

La band, una grande famiglia

Accanto a Jovanotti suonano i compagni di lunga data, ormai una vera famiglia musicale: Saturnino al basso, presente da 35 anni, Adriano Viterbini alla chitarra, Christian “Noochie” Rigano a tastiere e synth, Franco Santarnecchi al piano, Carmine “Dog” Landolfi alla batteria, Moris Pradella con chitarra e cori, le voci di Micol Touadi e Jennifer Vargas, le percussioni di Leo di Angilla e Kalifa Kone. A guidare i fiati, Gianluca Petrella con Sophia Tomelleri e Camilla Rolando.


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