Djokovic e la nuova vita ad Atene: il campione serbo rompe con la sua patria
Il campione si trasferisce ad Atene con famiglia e torneo. In Serbia lo accusano di tradimento.
Djokovic: Un addio che scuote la Serbia
Djokovic ha fatto la scelta che molti in patria temevano e altri prevedevano: ha lasciato la Serbia per stabilirsi definitivamente in Grecia. La decisione, che segna una svolta non solo sportiva ma anche personale e politica, ha provocato reazioni contrastanti. Per molti serbi, Djokovic è ora un “traditore”, colpevole di aver voltato le spalle al Paese che lo ha consacrato come simbolo nazionale. Eppure, il campione ha sempre rivendicato la libertà di vivere in un ambiente più sereno per sé e per la sua famiglia.
La nuova residenza a Glyfada
Secondo fonti vicine al suo entourage, Djokovic ha scelto come dimora un’elegante villa a Glyfada, quartiere esclusivo della costa ateniese. La posizione non è casuale: vicinanza al mare, scuole internazionali di prestigio e collegamenti rapidi con l’aeroporto rendono questa zona ideale per un campione che continua a viaggiare in tutto il mondo. I figli sono già stati iscritti in un istituto privato di lingua inglese, mentre la moglie Jelena ha avviato contatti con associazioni culturali locali.
Il torneo di famiglia in terra greca
Con il trasferimento, Djokovic ha portato con sé anche un pezzo importante della sua eredità sportiva. La licenza del torneo ATP di Belgrado è stata spostata ad Atene, dove nascerà l’“Hellenic Championship”. Per la Grecia si tratta di un ritorno di grande prestigio nel circuito internazionale, mentre per la Serbia è una perdita dolorosa: un evento che rappresentava identità e orgoglio collettivo ora è migrato oltreconfine.
Le accuse di tradimento
In Serbia, i toni sono duri. Alcuni esponenti politici hanno accusato Djokovic di aver abbandonato la nazione in un momento critico, mentre le piazze studentesche continuano a chiedere riforme e giustizia. I media governativi lo dipingono come un traditore, più interessato a privilegi fiscali e sicurezza personale che al destino della sua gente. Djokovic, tuttavia, ribadisce di voler difendere i propri valori, garantendo alla sua famiglia una vita lontana dalle pressioni e dalle tensioni politiche.
Un futuro da ricostruire
Djokovic, da Atene, guarda avanti: allenamenti, famiglia e impegni internazionali restano centrali nella sua agenda. Ma resta da capire se questa nuova fase potrà cancellare il legame spezzato con la Serbia, o se l’etichetta di traditore lo accompagnerà per sempre.
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