Salute

Mastoplastica riduttiva: quando il seno diventa un peso, la chirurgia restituisce leggerezza

di Redazione -


di SIMONE NAPOLI
Un seno troppo grande – ipertrofia mammaria o gigantomastia – non è solo una questione estetica. Può diventare un vero e proprio peso da portare ogni giorno, con conseguenze sulla salute e sul benessere psicologico. Non a caso, la mastoplastica riduttiva – l’intervento che riduce il volume del seno – è sempre più richiesta da donne di ogni età che desiderano liberarsi da dolori e disagi legati a un décolleté eccessivo.

Parliamo di ipertrofia mammaria quando il seno è moderatamente grande ma comunque contenibile nei range di reggiseni commerciali, siamo intorno ad una V – VI misura e il problema è prevalentemente estetico; viceversa, si parla di gigantomastia di fronte ad un amento sproporzionato di volume del seno, VII -XII misura, con un forte problema funzionale ed estetico. In quest’ultimo caso l’intervento è passabile dal Sistema Sanitario Nazionale seppur con lunghe liste d’attesa.

Il peso del seno, infatti, può modificare la postura, spingendo il dorso in avanti e provocando dolori a collo, spalle e schiena. Non meno fastidiosi sono i segni profondi lasciati dalle spalline del reggiseno, che comprimono le spalle e possono causare irritazioni. A questi problemi si aggiunge la macerazione del solco sottomammario con sudorazione, arrossamenti e infezioni della pelle sotto il seno, spesso fonte di disagio quotidiano. Vi è inoltre difficoltà a reperire reggiseni adatti e comuni capi di abbigliamento.

La mastoplastica riduttiva permette di ridurre il volume e il peso del seno anche sino a 1500/2000 g per parte e di riposizionare alla giusta altezza il complesso areola -capezzolo mediante tecniche di Chirurgia Plastica sicure e ben consolidate. L’intervento restituisce armonia alle forme e alleggerisce il carico sulla colonna vertebrale, migliorando la postura.

I benefici sono immediati: spariscono i segni del reggiseno, la pelle sotto il seno torna a respirare e i dolori muscolo-scheletrici si attenuano fino a scomparire.
Dal punto di vista pratico, l’operazione dura circa due ore e mezza e viene effettuata in anestesia generale. Dopo l’intervento, la convalescenza è piuttosto rapida: vengono assunti antidolorifici di uso comune e servono circa due settimane per tornare alle normali attività lavorative e sociali, mentre per lo sport bisogna attendere un mese. È previsto l’utilizzo di un apposito reggiseno per un mese.
Le cicatrici vengono eseguite seguendo criteri rigorosi di Chirurgia Plastica, in modo da risultare il più possibile sottili e poco visibili.
Quest’ultime sono ben nascoste intorno all’areola e nei quadranti inferiori delle mammelle facilmente occultabili con un normale costume da bagno.

Ma i benefici non sono solo fisici. Molte donne raccontano di aver ritrovato libertà nei movimenti, la possibilità di indossare abiti prima impensabili e una rinnovata fiducia in sé stesse. In altre parole, la mastoplastica riduttiva non è soltanto un’operazione chirurgica, ma un passo verso una vita più serena e leggera, in tutti i sensi.


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