Greta, la nuova Silvio Pellico del clima
Dalle conferenze di Davos alla cella israeliana: quando la sostenibilità diventa un’esperienza personale
Greta Thunberg, la ragazza che voleva salvare il pianeta, è finita in una cella israeliana dopo aver partecipato al blocco di una flottiglia diretta a Gaza. Lo racconta il Guardian: poco cibo, poca acqua e un’infestazione di cimici. Non è certo la vacanza ecologica che aveva in mente, ma almeno può dire di aver sperimentato in prima persona cosa significa “vivere in modo sostenibile”.
Dalle microplastiche alle microbestie
Da anni Greta ammonisce i potenti: “Risparmiate le risorse, non sprecate l’acqua, riducete il consumo di carne”. Detto fatto: le autorità israeliane sembrano averla presa alla lettera. Dopo aver lottato contro la plastica negli oceani, ora combatte contro le cimici in prigione. Cambia il nemico, non la missione. E forse anche la pazienza.
Il risveglio della salvamondo
Forse questa volta Greta scoprirà che la realtà non è bianca o nera, giusta o sbagliata. È un po’ come il clima: piena di zone grigie, di correnti imprevedibili e di venti che cambiano direzione quando meno te lo aspetti. Alla fine, anche questa esperienza le servirà. Perché, se è vero che Greta vuole “svegliare le coscienze”, stavolta è lei ad aver avuto un brusco risveglio.
E chissà; forse, tornando a casa, racconterà che pure le cimici, a modo loro, le hanno ricordato che il mondo non si salva solo con le buone intenzioni…ma anche con un po’ di disinfestazione.
Torna alle notizie in home