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Da giudice TV a nuova ONU: Lucarelli ci prova con una spilla

Selvaggia Lucarelli sfoggia la spilla palestinese a Ballando con le Stelle. Polemica in prima serata: attivismo o provocazione fuori luogo?

di Anna Tortora -


C’è chi il sabato sera lo passa a cena con gli amici, chi sul divano in cerca di leggerezza, e poi c’è Selvaggia Lucarelli, che preferisce portare la questione palestinese su RAI Uno, tra un paso doble e un valzer.

Durante la seconda puntata di Ballando con le Stelle, la giudice più amata dai social e meno dal pubblico ha sfoggiato sul blazer una spilla con la bandiera palestinese. Non una scelta casuale, ovviamente. Il messaggio era chiaro: “Guardate come sono impegnata anche mentre do voti a uno jive”.

Quando il palco diventa tribunale politico

Ora, non vogliamo togliere nulla al valore della kefiah (o delle spille a tema), ma viene spontaneo chiedersi: era proprio necessario? Se dobbiamo discutere del conflitto israelo-palestinese, magari sarebbe meglio farlo altrove. Tipo in un luogo con esperti. O almeno con qualcuno che abbia letto più di un titolo su Instagram.

Ma Selvaggia no, lei ha scelto il palco di Ballando. Del resto, cosa c’è di più efficace per cambiare le sorti del Medio Oriente di una giuria RAI? Se poi riesce anche a litigare con Marcella Bella nella stessa sera, tanto meglio: attivismo e trash in un solo colpo.

Naturalmente, c’è chi ha lodato il gesto, parlando di “coraggio”. Ma siamo sicuri che non fosse solo una delle sue solite mosse per far parlare di sé? Perché di solito, quando si parla di Palestina, non è mentre si alza la paletta del 5 a un ex calciatore in paillettes.

Geopolitica da studio televisivo? Meglio restare nel proprio ruolo

Il punto non è la causa (seria), ma il contesto (ridicolo). Lucarelli è lì per giudicare esibizioni di danza, non per lanciare messaggi criptico-militanti tra un cha cha cha e un freestyle.

Con tutto il dovuto “rispetto”, non ci risulta che Lucarelli abbia un curriculum in geopolitica internazionale. A meno che non ci sia sfuggito un master in diplomazia conquistato tra un tweet polemico e una rissa da talk show.

Insomma, grazie Selvaggia. Se non fosse stato per te, non avremmo mai capito che Ballando con le Stelle è in realtà Ballando con le Nazioni Unite. E se la settimana prossima ti presenti con la bandiera dell’ONU sul tailleur, promuoviamo subito la tua candidatura a Segretario Generale.


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