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Politica

Caso Almasri, no Camera per l’autorizzazione a procedere contro Nordio, Piantedosi e Mantovano

Oggi a Montecitorio l'esame del caso e il voto

di Angelo Vitale -

L'aula della Camera dei Deputati durante le dichiarazioni di voto del ddl in materia di economia dello spazio, Roma, 06 marzo 2025. ANSA/ANGELO CARCONI


Caso Almasri, la Camera ha votato a maggioranza il no all’autorizzazione a procedere contro i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Il no della Camera

Oggi la Camera dei Deputati ha votato sull’autorizzazione a procedere contro i ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano nell’ambito del caso Almasri, generale libico accusato di crimini contro l’umanità.

La richiesta di autorizzazione era avanzata dal Tribunale dei ministri. L’organismo contesta ai ministri e al sottosegretario accuse tra cui concorso in favoreggiamento e rifiuto d’atti d’ufficio per Nordio e concorso in favoreggiamento e peculato per Piantedosi e Mantovano.

La Giunta per le Autorizzazioni della Camera aveva già respinto tale richiesta con 13 voti contrari e 6 favorevoli, sostenendo che i coinvolti avessero agito nell’interesse pubblico.

Anche oggi l’Assemblea ha confermato questa posizione, respingendo l’autorizzazione a procedere. Il seguente: il Parlamento ha negato il via libera al processo per tutti e tre. Per il ministro della Giustizia hanno votato contro l’autorizzazione a procedere  251,  i sì sono  117.   Per il ministro dell’Interno i no all’autorizzazione a procedere proposta dalla Giunta all’Aula sono stati 256, i sì 106.

Per alcuni deputati come quelli di Italia Viva, il voto è stato diviso. Hanno votato a favore delle autorizzazioni per Nordio e Mantovano. E poi hanno votato contro quella per Piantedosi, ritenendo che quest’ultimo abbia agito correttamente.

Le forze di centrodestra (FdI, Fi, Lega e Noi Moderati) sono state determinanti con 242 deputati per garantire il respingimento della richiesta.

La discussione

Durante la discussione a Montecitorio, il relatore di maggioranza Pietro Pittalis ha ribadito che i ministri e Mantovano hanno agito per un interesse pubblico rilevante. (qui sotto il suo speech, ndr). Motivo per il quale il Parlamento deve negare l’autorizzazione a procedere, confermando così il parere della Giunta.

Il voto si è svolto a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta, con tre votazioni distinte per ciascun membro del governo coinvolto. La Camera ha quindi chiuso la pratica con un netto no al processo. E ha votato contro la richiesta del Tribunale dei ministri, confermando la linea politica della maggioranza parlamentare.

L’intervento del relatore Pittalis


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