Springsteen: Liberami dal Nulla – il Boss torna al cinema, tra musica e verità
Il Boss come non l’avete mai visto: un viaggio intimo tra musica, solitudine e impegno sociale
Bruce Springsteen non è solo una leggenda del rock. È un artista che ha sempre messo la sua voce al servizio di chi non ne ha una. Dai lavoratori dimenticati alle anime perse delle periferie americane, il Boss ha raccontato l’America vera, quella che lotta, sogna e spesso cade. E lo ha fatto con una chitarra, una penna e un impegno politico che non ha mai avuto paura di mostrarsi.
Un album, una svolta, un uomo
Da oggi, arriva nelle sale italiane Springsteen: Liberami dal Nulla, il film diretto da Scott Cooper e tratto dal libro di Warren Zanes. Jeremy Allen White interpreta Springsteen in un momento cruciale della sua carriera: la realizzazione dell’album Nebraska nel 1982. Un disco inciso da solo, nella sua camera da letto in New Jersey, con un registratore a quattro piste. Niente band, niente studio. Solo lui, le sue canzoni e il peso di ciò che voleva dire.
Nebraska è un viaggio acustico e spoglio, pieno di storie di emarginati, criminali, anime in cerca di redenzione. È il Boss che si spoglia dei riflettori per raccontare il lato oscuro del sogno americano. E il film promette di mostrarci proprio questo: l’uomo dietro la musica, le paure, le scelte, la solitudine creativa.
Un cast che suona come una band
Accanto a White, troviamo Jeremy Strong nei panni di Jon Landau, il manager e confidente di Springsteen, Paul Walter Hauser come Mike Batlan, il tecnico delle chitarre, Odessa Young nel ruolo di Faye, Stephen Graham e Gaby Hoffman come i genitori del Boss, e David Krumholtz nei panni di Al Teller, dirigente della Columbia.
La colonna sonora originale è firmata da Jeremiah Fraites, mentre la fotografia è di Masanobu Takayanagi. La scenografia è curata da Stefania Cella, i costumi da Kasia Walicka-Maimone e il montaggio da Pamela Martin.
Per chi ama la musica che dice qualcosa
Questo film non è solo per i fan di Springsteen. È per chi crede che la musica possa ancora parlare di giustizia, di dolore, di speranza. È per chi ha ascoltato Nebraska e ha sentito il silenzio tra le note. È per chi vuole capire cosa spinge un artista a mettere tutto in gioco per dire la verità.
Springsteen non ha mai smesso di credere che le canzoni possano cambiare il mondo. E questo film ce lo ricorda.
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