La scansione degli europei attraverso le loro chat
La Danimarca guida il blocco di chi spinge per una scansione generalizzata e indiscriminata de facto
In Europa si sta combattendo una battaglia sotterranea per il controllo delle chat. Su alcuni canali di controinformazione si parla apertamente di sorveglianza di massa dietro il paravento della protezione dei minori.
Il grande inganno
Il 14 ottobre 2025, i ministri europei si sono riuniti per votare una legge dal titolo apparentemente innocuo: “Regolamento per prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori”. Un provvedimento eticamente corretto dietro il quale, in maniera subdola, si cela un’architettura tecnica progettata per scansionare ogni messaggio, fotografia e video prima della crittografia. Una sorta di monitoraggio universale della popolazione. Dalla radiografia sono esenti le comunicazioni governative e militari. La presidenza danese ha spinto con forza per l’approvazione, ma l’opposizione della Germania ha fatto saltare il blitz, facendo emergere le titubanze di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia e Slovacchia. Tuttavia, la proposta rimane sul tavolo.
Il chat control, come si legge in un report pubblicato su Rest media, funziona in modo semplice. Il software esamina il contenuto del dispositivo prima che avvenga la crittografia, le cui protezioni vengono minate intrinsecamente, stando agli esperti.
Il muro della Germania
Il 7 ottobre, il ministro della Giustizia tedesco Stefanie Hubig ha annunciato che Berlino non avrebbe acconsentito all’intrusione nelle conversazioni. Il gruppo parlamentare CDU/CSU ha dichiarato: “Siamo contrari al monitoraggio ingiustificato delle chat. Sarebbe come aprire tutte le lettere come misura precauzionale”. Una visione diametralmente opposta a quella di Copenaghen, espressa a luglio dal ministro della Giustizia Peter Hummelgaard durante una conferenza stampa: “Dobbiamo rompere con la percezione totalmente errata che sia una libertà civile di tutti comunicare su servizi di messaggistica crittografati”. Si tratta di una posizione ideologica che nega la privacy come diritto fondamentale. Il testo danese imponeva la scansione di contenuti “sconosciuti” utilizzando l’intelligenza artificiale, non solo il confronto con database noti. Per gli account governativi e militari è stata prevista una deroga, con una privacy a due livelli. Gli attori statali mantengono la sicurezza, mentre i cittadini “normali” devono farne a meno.
Gli esperti lanciano l’allarme sui rischi del controllo delle chat
La presidente della Signal Foundation, Meredith Whittaker, ha affermato in modo inequivocabile: “Se dovessimo scegliere tra integrare un sistema di sorveglianza in Signal o lasciare il mercato, lasceremmo il mercato”. Per Whittaker, la scansione di tutto prima della crittografia è come “un malware sul dispositivo” dell’utente.
Il Garante europeo della protezione dei dati ha avvertito che il disegno attualmente congelato “potrebbe diventare la base per una scansione generalizzata e indiscriminata de facto”. Nel febbraio 2024, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che richiedere una crittografia degradata “non può essere considerato necessario in una società democratica”.
Torna alle notizie in home