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Esteri

A Gaza nuovi morti, la tregua è rotta. Trump: “No, regge”

Le vittime dei raid israeliani sono 65, il presidente americano e il suo vice minimizzano gli attacchi

di Angelo Vitale -


A Gaza l’incremento drammatico del numero di morti causa dai bombardamenti israeliani: la fragilissima tregua è rotta, nonostante la rassicurazioni di Trump.

Nuovi morti a Gaza

I dati ufficiali parlano di almeno 65 vittime in seguito agli attacchi prolungati, con un bilancio che include uomini, donne e numerosi bambini. Una escalation dopo che le forze israeliane hanno colpito con intensità la Striscia, respingendo gli attacchi di Hamas e affermando di rispondere alle violazioni dell’accordo di cessate il fuoco, tra cui l’uccisione di un soldato israeliano a Rafah.​

Le fonti locali di Gaza attestano almeno 50 persone uccise durante le operazioni notturne delle Forze di Difesa israeliane, tra cui 22 minorenni, e circa 200 ferite, in una scena che ritorna catastrofica.

Trump: La tregua regge

Il presidente americano Donald Trump ha affermato che “niente” metterà in pericolo la tregua a Gaza, sottolineando il suo impegno per l’accordo. E al contempo riconoscendo
che la tregua non significa inerzia assoluta.

Anche il vicepresidente Usa J.D. Vance ha dichiarato che la tregua “sta reggendo”, anche se ha convenuto che potrebbero esserci “piccole schermaglie” qua e là. I morti di Gaza, per gli Usa, non contano nel valutare la tregua per la quale Trump ha finora lavorato.

I media israeliani

Sui media israeliani, viene rammentato il fermo obiettivo del governo di Netanyahu di affermare il controllo totale nella Striscia con “attacchi immediati e potenti”. E ricordato che Israele ha informato gli Stati Uniti prima dell’operazione, per avere conforto sulla risposta militare ad Hamas.

Viene inoltre confermato che i valichi con la zona saranno riaperti solo quando Hamas interromperà il lancio di razzi e coopererà alla consegna degli ostaggi.

In questo contesto, scrive il Jerusalem Post, la priorità di Israele resta la sicurezza nazionale e ogni vigilia di attacco sarà affrontata “senza esitazione”.


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