Via i militari degli Stati Uniti dalla Romania
Gli Stati Uniti hanno avvisato la Romania di una riduzione parziale delle truppe schierate sul fianco orientale della Nato: 800 militari Usa lasceranno il Paese.
Gli Stati Uniti si riposizionano sul fronte orientale
Il ministero della Difesa di Bucarest lo ha confermato. Secondo fonti interne, circa mille soldati americani rimarranno in territorio romeno dopo la rivalutazione.
Sempre secondo la nota, gli Usa non sostituiranno la rotazione di una delle brigate che avevano elementi in diversi Paesi Nato. In particolare, circa 800 militari degli Stati Uniti lasceranno la Romania.
La base più coinvolta risulta essere la Base Aerea Mihail Kogălniceanu – quella dal 2022 divenuta hub logistico dopo il rafforzamento Usa sul fronte orientale con unità della 82esima e 101esima in Polonia e Romania-, insieme alle installazioni di Deveselu e Câmpia‑Turzi.
Una rimodulazione che prevede anche il ritiro di truppe da Bulgaria, Ungheria e Slovacchia.
I commenti sui soldati Usa via dalla Romania
L’U.S. Army Europe, commentando, ha precisato che “non è un ritiro americano dall’Europa né un segnale di minore impegno nei confronti della Nato e dell’articolo 5 del Trattato”. La decisione cade nel contesto in cui la Russia ha annunciato di aver testato il sottomarino missilistico a propulsione nucleare Poseidon, definendolo “senza eguali al mondo” in termini di velocità, profondità e capacità di eludere l’intercettazione.
L’accostamento tra la riduzione della presenza Usa in Europa orientale e le dichiarazioni aggressive di Mosca suggerisce, secondo alcuni analisti, che Washington stia modulando la propria postura strategica.
Tra i motivi indicati, la necessità di riallocare risorse verso altri teatri (per esempio, l’Indo-Pacifico), evitare sovraffaticamento logistico, stimolare gli alleati europei a farsi carico di una quota maggiore di deterrenza.
L’Europa, la Nato
Il portavoce della Commissione europea Thomas Regnier ha respinto l’idea di sorpresa riguardo alle notizie sulla riduzione delle truppe statunitensi in Romania e in altri Paesi dell’est. Regnier ha pure ricordato la priorità costante della sorveglianza dell’intero fianco orientale e dei circa tremila chilometri di confine da proteggere.
E ha sottolineato che l’Ue dispone di una road map chiara e che il lavoro procede, non commentando gli annunci provenienti da Washington. Fonti Nato, invece, hanno definito la riduzione in Romania un adeguamento tecnico.
E chiarito che la presenza militare americana in Europa rimane più ampia rispetto al periodo precedente al 2022. Ribadito pure che l’impegno statunitense verso l’Articolo 5 non cambia e che l’Alleanza punta a mantenere deterrenza credibile e coordinamento stabile con gli alleati dell’est.
Torna alle notizie in home