Fabrizio Cerusico: “La vera longevità è imparare a volersi bene ogni giorno”
di Mirko Gancitano
Nel suo sguardo c’è la calma di chi crede davvero che la salute non sia solo un insieme di esami o numeri, ma un atto d’amore verso se stessi. Il professor Fabrizio Cerusico, ginecologo, docente universitario ed esperto di fertilità di coppia, parla di benessere con la naturalezza di chi lo vive ogni giorno. Il suo nuovo libro, Fammi stare bene, è più di un manuale medico: è una guida sincera per imparare ad ascoltare il proprio corpo e a ritrovare equilibrio in un mondo che corre troppo in fretta.
Domani si parlerà di longevità — e Cerusico sorride, perché per lui non è solo un argomento, ma una filosofia di vita.
Professore, la longevità è al centro del suo nuovo libro. In che modo si collega al tema del benessere?
Fammi stare bene è, in fondo, un manuale della longevità. Oggi viviamo nel tempo dell’abbondanza, ma spesso dimentichiamo che “benessere” significa bene + essere: prendersi cura di sé, dentro e fuori. Parlo di alimentazione, di scelte quotidiane, di piccoli gesti che aiutano la fertilità e la salute. Durante le visite chiedo sempre ai miei pazienti come vivono: cosa mangiano, se dormono bene, se si concedono tempo per sé. È da lì che parte tutto. La vera longevità non è contare gli anni, ma riempirli di qualità.
Viviamo più a lungo, ma diventiamo genitori sempre più tardi. Come incide questo sulla fertilità?
L’orologio biologico, purtroppo, non si ferma. Soprattutto per le donne, il tempo è un fattore importante. Ma la medicina oggi ci offre possibilità straordinarie: ci sono donne che a 50 anni vivono una gravidanza serena e felice. Gli uomini, invece, hanno un vantaggio biologico — e la cronaca internazionale lo conferma: basti pensare a Robert De Niro, padre a 79 anni.
Quanto conta l’alimentazione nella longevità e nel benessere generale?
È tutto. L’alimentazione è potenzialmente la causa di molte malattie, ma anche la loro cura. Io parlo di vitalità della longevità: arrivare a 90 anni, ma con energia, lucidità e voglia di vivere. E questo dipende molto da come ci nutriamo. Bisogna riscoprire lo stile mediterraneo — non una dieta, ma una cultura del cibo — fatta di equilibrio, gusto e rispetto per il corpo. Evitare gli eccessi, imparare a gestire zuccheri e alcol. In Italia, purtroppo, siamo secondi al mondo per obesità infantile: un segnale che dobbiamo tornare a educare al cibo e alla consapevolezza.
L’attività sessuale può davvero contribuire a vivere più a lungo?
Assolutamente sì. La sessualità è parte del nostro equilibrio ormonale e affettivo. È un elisir naturale di giovinezza: migliora l’umore, rafforza l’autostima, accende la vitalità. E quando avviene in un rapporto autentico, basato sull’amore e sulla complicità, diventa una vera terapia del benessere.
Alla fine dell’incontro, Cerusico sorride con la calma di chi ha imparato a non correre. “La vita si allunga, ma la qualità dipende da noi”, dice. Fammi stare bene non è solo il titolo di un libro, ma una promessa che dovremmo farci ogni giorno: vivere con più consapevolezza, gratitudine e gentilezza verso noi stessi. Perché la longevità non è vivere tanto. È vivere bene.
Leggi anche: L’insicurezza alimentare, l’altra faccia del benessere europeo
Torna alle notizie in home