Petrosyan, l’ultimo combattimento di una leggenda della kickboxing
Il ritiro non è stato determinato dalla mancanza di motivazioni, ma dalle condizioni fisiche
Petrosyan ha deciso, il 22 novembre 2025 all’Allianz Cloud di Milano verrà disputato il suo ultimo incontro. Una carriera straordinaria, costruita con precisione chirurgica e sacrifici enormi, sarà chiusa davanti a migliaia di spettatori. L’avversario scelto per l’addio è il portoghese José Sousa, atleta di livello internazionale che avrà l’onore di incrociare i guantoni con uno dei più grandi di sempre.
Un addio annunciato dal corpo
Il ritiro non è stato determinato dalla mancanza di motivazioni, ma dalle condizioni fisiche. Sono state subite 11 fratture alla mano sinistra, diverse alla destra, tre fratture della mandibola, oltre a problemi alle ginocchia, ai piedi e un’ernia cervicale. Il corpo, segnato da oltre vent’anni di battaglie, non ha più consentito allenamenti intensi. È stato dichiarato dallo stesso campione che la voglia di combattere non è mai venuta meno, ma la preparazione non poteva più essere sostenuta.
Una carriera irripetibile
Petrosyan ha disputato più di 120 match, con un record impressionante: oltre cento vittorie, appena tre sconfitte, due pareggi e due No Contest. Sono stati conquistati 27 titoli mondiali tra kickboxing e Muay Thai. Per questo motivo è stato soprannominato The Doctor, capace di colpire con una precisione quasi scientifica. La sua carriera è stata considerata un modello di disciplina e talento, riconosciuto in tutto il mondo.
Dalle origini difficili al trionfo
Nato in Armenia, Petrosyan arrivò in Italia a soli tredici anni dopo un viaggio durissimo, nascosto in un camion insieme alla famiglia. A quindici anni fu disputato il primo incontro ufficiale, da cui iniziò una scalata che lo portò a diventare una leggenda. La sua storia personale è stata raccontata come simbolo di resilienza e determinazione, un percorso che ha ispirato intere generazioni di atleti.
L’evento finale
Il gala PetrosyanMania – The Last Fight sarà organizzato all’Allianz Cloud di Milano, con oltre 5.400 spettatori attesi. Non sarà soltanto un match, ma una celebrazione della sua carriera, con incontri internazionali e giovani talenti sul ring. Sarà vissuto come un tributo collettivo a un campione che ha segnato la storia della kickboxing mondiale.
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