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Politica

La mail ai giornali che ha fatto scoppiare il caso Garofani

di Redazione -


La vicenda esplosa attorno alle dichiarazioni di Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica, si arricchisce di un nuovo e inatteso capitolo. Al centro, questa volta, non ci sono le parole del consigliere, ma una mail ai giornali che riporta le dichiarazioni di Garofani che sta facendo discutere e litigare la politica. Un dettaglio che aggiunge tonalità di giallo a uno scontro istituzionale già delicato.

La mail di Mario Rossi

L’articolo che ha dato origine alla polemica è stato pubblicato da La Verità e firmato dallo pseudonimo “Ignazio Mangrano”. Tuttavia, lo stesso identico testo è stato recapitato domenica all’ora di pranzo a diverse redazioni, tutte di area centrodestra. Almeno tre testate, tra cui Il Giornale confermano di aver ricevuto la ricostruzione dalla casella stefanomarini@usa.com, in una mail firmata “Mario Rossi”. Particolare diventato pubblico poche ore dopo il colloquio al Quirinale tra Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, quando Repubblica e La Stampa hanno pubblicato la foto della mail, trasformando la mail ai giornali su Garofani in un elemento centrale del dibattito politico. Nessuno, però, aveva riportato quel contenuto lunedì, il giorno in cui al Quirinale si teneva il Consiglio supremo di difesa.

La linea de La Verità

La replica di Massimo De Manzoni, condirettore de La Verità, non si è fatta attendere: “Temo ci sia un po’ di invidia in quel pezzetto del Giornale”, ha osservato intervenendo a Un giorno da pecora su Radio1. E ha aggiunto, con tono polemico: “Pensa che avremmo fatto tutto questo sulla base di una lettera anonima? E se fosse vero, come mai il Giornale non c’è andato dietro?”. De Manzoni ha assicurato che la fonte è nota e non si tratta affatto di un misterioso “Mario Rossi”. Una versione confermata anche dal direttore Maurizio Belpietro, che nell’editoriale dello scandalo aveva già parlato di una fonte “più che autorevole”.

Esiste anche un audio oltre alla mail inviata ai giornali?

Il nuovo interrogativo riguarda ora l’eventuale esistenza di un audio della conversazione attribuita a Garofani. Tutti si domandano se nella mail fosse allegato anche un file audio. O se questo sia stato inviato solo a chi ha ritenuto di rispondere al fantomatico Mario Rossi. “È possibile”, ha ammesso De Manzoni, lasciando intendere che il quotidiano potrebbe disporre di ulteriore materiale pronto a emergere nei prossimi giorni. “Top secret. Un po’ di casino lo abbiamo fatto già – ha concluso – adesso stiamo sfruttando le reazioni”. La mail ai giornali su Garofani diventa così un tassello decisivo in una vicenda che intreccia politica, media e istituzioni in un clima estremamente teso.


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