Per il primo ministro di Taiwan, Cho Jung-tai, ha affermato che un “ritorno” alla Cina non è un'opzione
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto una conversazione telefonica di circa 25 minuti con la premier giapponese Sanae Takaichi. Secondo il quotidiano giapponese Nikkei Shimbun, è stata richiesta dal presidente americano. Sarebbero stati precisati i contenuti del colloquio con il presidente cinese Xi Jinping, durante il quale si è parlato della questione di Taiwan.
Le parole di Sanae Takaichi
“Si tratta di scambi diplomatici e i dettagli della conversazione verranno omessi”, ha detto la premier giapponese ai giornalisti che le chiedevano dell’esito della telefonata. A Tokyo e Taipei è forte il timore che il tycoon possa sacrificare l’isola sull’altare delle trattative con il gigante asiatico.
La posizione di Taipei
Il primo ministro di Taiwan, Cho Jung-tai, ha affermato che un “ritorno” alla Cina non è un’opzione. La sua è una risposta al presidente cinese Xi, che ha rimarcato la centralità della “riunificazione” nella visione del Dragone.
L’avvertimento della Cina
I cinesi hanno criticato la decisione giapponese di schierare un’unità missilistica sull’isola di Yonaguni, a circa 110 chilometri dal territorio taiwanese, giudicandola “un passo estremamente pericoloso” che “esaspera le tensioni regionali e alimenta il confronto militare”.
“La Cina non permetterà mai che il militarismo giapponese riaffiori – ha aggiunto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning – assicurando la determinazione e la capacità del suo Paese “di difendere la propria sovranità e integrità territoriale”. Il ministro della Difesa giapponese, Shinjiro Koizumi, in visita a Yonaguni, ha invece sostenuto che il dispiegamento “non accrescerà le tensioni”.