Nasce il comitato “lombardo” per il Sì al referendum sulla riforma della giustizia
La battaglia referendaria sulla riforma della giustizia è giunta ben oltre la dialettica esclusivamente sul merito, già animata da settimane, assumendo addirittura un connotato territoriale. Su iniziativa del Consigliere regionale lombardo di Forza Italia e presidente della commissione speciale Pnrr, Giulio Gallera, è infatti nato un comitato per il Sì al referendum fortemente ancorato proprio alla Regione dell’esponente azzurro. A partire dal nome: Comitato Lombardo per il Sì “Enzo Tortora“.
L’obiettivo del comitato
Operativo da martedì, il comitato guarda all’area liberale, radicale e riformista, nella convinzione dell’importanza di unire le forze per “l’obiettivo di promuovere una campagna referendaria sui contenuti e sul merito della riforma della giustizia e dell’ordinamento giudiziario, nonché sui principi dello Stato di diritto e capace di parlare a tutta la società civile”, fanno sapere i promotori. Scorrendo i nomi dei soci fondatori si scorgono, infatti, oltre a diversi esponenti di Forza Italia, anche quelli di storici rappresentanti del Partito liberale italiano e dell’universo radicale. Folta anche la presenza di profili che potremmo definire più tecnici, rispetto ai quali balza agli occhi il nome dell’avvocato Raffaele Della Valle che è stato il legale di Enzo Tortora, emblema della malagiustizia e delle vittime degli errori giudiziari, del quale in comitato porta il nome.
Le parole di Gallera
La battaglia, spiega Giulio Gallera, muove dalla convinzione che “una ‘giustizia giusta’ debba avere alla base la separazione tra pubblico ministero e giudice per fare in modo di arrivare davvero a una parità tra accusa e difesa nel processo, tutelando così concretamente la libertà e la dignità di ogni cittadino”. Un principio che anima, come ovvio, le diverse iniziative sorte attorno alla campagna referendaria a sostegno del referendum sulla riforma della giustizia.
La battaglia a sostegno del referendum sulla riforma della giustizia
Non è dunque un caso se il Comitato Lombardo ha tra i propri obiettivi anche quello di collaborare con le altre aggregazioni schierate per il Sì, a partire da quella presieduta da Francesca Scopelliti e da quella promossa dalla Fondazione Einaudi. Questo perché, spiega ancora Gallera, “il Comitato ha un valore trasversale” proprio per fare in modo “che la campagna referendaria non si trasformi in un voto pro o contro il governo, ma rimanga ancorata al merito di una riforma epocale per la giustizia italiana e per l’affermazione dei valori dello Stato di diritto”.
Torna alle notizie in home