Circolo Canottieri Roma, addetta licenziata per aver dato del “tu” a una socia: parte l’azione legale
Al Circolo Canottieri Roma, storico e prestigioso club sportivo sul lungotevere, una semplice forma di cortesia si è trasformata in un caso disciplinare dai risvolti giudiziari. Protagonista è una dipendente che da quasi vent’anni si occupava delle pulizie degli spogliatoi, della sistemazione dell’area piscina e del supporto durante gli eventi. La donna, secondo la direzione, avrebbe commesso un gesto considerato irrispettoso: rivolgersi a una socia usando il “tu” anziché il formale e rigoroso “lei”.
Licenziamento Circolo Canottieri Roma: le contestazioni del club
Secondo quanto riportato dal presidente del circolo, Paolo Vitale, l’uso del pronome informale non sarebbe stato l’unico comportamento ritenuto scorretto. La dipendente sarebbe stata accusata anche di aver lanciato un asciugamano verso la socia, in quel momento incinta, e di aver sottratto un lettino al marito della donna, episodi che si aggiungerebbero ad altre piccole infrazioni contestate negli anni precedenti.
La somma di questi comportamenti ha portato, durante l’estate, a un licenziamento immediato. Per il Circolo Canottieri Roma si trattava di atteggiamenti incompatibili con il clima “di rispetto e cortesia” richiesto ai dipendenti del club.
La lavoratrice porta il caso in tribunale
La donna, però, respinge ogni accusa e definisce il licenziamento “ingiusto e lesivo della dignità personale”. Ha quindi scelto di impugnare il provvedimento, assistita dall’avvocato del lavoro Francesco Bronzini. La prima udienza è già stata calendarizzata per gennaio.
Nella ricostruzione fornita dalla difesa, la dipendente nega di essersi rivolta alla socia in modo rude, affermando invece di averla trattata con educazione. Sostiene di averle addirittura fatto i complimenti per la gravidanza poco prima dell’episodio contestato. Quanto al presunto “lancio” dell’asciugamano, lo definisce una falsità: avrebbe semplicemente consegnato un telo, come previsto dal suo ruolo.
Riguardo alla domanda sull’iscrizione al circolo, la donna spiega che si trattava di una normale verifica operativa, necessaria per attribuire correttamente il costo del servizio.
Licenziamento Circolo Canottieri Roma: il contenzioso continua
Nonostante questa versione, la direzione del club ha ritenuto le giustificazioni “non credibili” e “smentite dagli elementi raccolti”. Il caso, ora nelle mani del giudice del lavoro, promette di far discutere ancora a lungo, portando alla luce dinamiche interne e rapporti di potere all’interno di uno dei circoli più esclusivi di Roma.
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