Chi sono il gruppo greco K Group e Antenna a cui Elkann vuole vendere Repubblica e La Stampa
Dai mass media allo shipping, passando per il real estate e l’asset management. È un perimetro ampio e diversificato quello in cui opera K Group, gruppo greco di proprietà della famiglia Kyriakou, oggi sotto i riflettori per il possibile ingresso nel mercato editoriale italiano. Al centro dell’attenzione c’è Antenna Group, società controllata da K Group e da mesi in trattativa con Gedi (Exor) per l’acquisizione degli asset editoriali che includono testate storiche come la Repubblica e La Stampa. Fondata nel 1989 con il lancio di ANT1 TV in Grecia, Antenna è diventata in oltre trent’anni uno dei principali player internazionali dell’industria televisiva. Il gruppo possiede oggi 37 canali TV tra free-to-air e pay-TV, distribuiti in Europa, Nord America e Australia. Secondo i dati dichiarati, i contenuti di Antenna raggiungono direttamente un’audience di 140 milioni di persone e, attraverso partnership internazionali, un pubblico potenziale di circa 500 milioni.
La strategia del gruppo greco Antenna
Antenna Group è una realtà completamente privata e non quotata in Borsa. Si definisce un investitore di lungo periodo, orientato a operazioni industriali e non speculative. La strategia dichiarata è chiara: acquisire asset media in difficoltà finanziaria e rilanciarli, preservandone l’indipendenza editoriale. Un approccio che in passato ha prodotto risultati rilevanti, come nel caso di Nova Television Bulgaria, acquistata nel 2000 per 3 milioni di dollari e rivenduta nel 2008 per 970 milioni. Nel tempo, il gruppo greco ha costruito una forte presenza nel Sud-Est Europa, ristrutturando e sviluppando emittenti in Bulgaria, Romania, Slovenia, Serbia, Montenegro e Grecia. A questo si aggiunge l’acquisizione di 22 canali pay-TV in dodici Paesi dell’Europa centrale e orientale e partnership di lungo corso con colossi globali come Disney e NBCUniversal.
Investitori, alleanze e geopolitica
Nel 2022 Antenna Greece BV ha aperto il capitale al Middle East Broadcasting Centre (MBC), controllato dal fondo sovrano saudita Pif, che ha investito 248,8 milioni di dollari acquisendo il 30% della società. Il controllo resta saldamente nelle mani della famiglia Kyriakou. Parallelamente, Antenna mantiene una partnership strategica con Vice Media Group, avviata nel 2014, che ha favorito l’espansione di Vice nel Sud-Est Europa. Negli ultimi anni il gruppo greco ha rafforzato anche il proprio profilo geopolitico. È recente il lancio dell’Alliance for Europe–Gulf Geopolitics & Investments Summit (AEGGIS), in collaborazione con l’Atlantic Council, con l’obiettivo di creare uno spazio di dialogo tra Europa e Paesi del Golfo. Il primo summit si terrà in Grecia nel 2026, mentre una seconda edizione è prevista con ogni probabilità in Italia.
Chi è Theodore Kyriakou, presidente del gruppo greco
A guidare questo impero è Theodore Kyriakou, presidente e azionista di riferimento di K Group e CEO di ANT1 Group. Laureato alla Georgetown University, Kyriakou vanta una lunga esperienza tra media, tecnologia e investimenti, ed è stato tra i primi investitori in Facebook, Twitter e Spotify. Oggi il gruppo greco che porta il suo nome è attivo anche nel real estate, nella logistica, nella sanità, nell’energia e nel turismo, confermandosi come uno dei player più trasversali e ambiziosi del panorama europeo.
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