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Torino

Capodanno blindato a Torino?

di Redazione -


31 dicembre 2025, cresce l’attenzione delle autorità a Torino per la manifestazione annunciata dai sostenitori del centro sociale Askatasuna, prevista in una serata che, per sua natura, porta già migliaia di persone nelle piazze e nei luoghi degli eventi di fine anno. La coincidenza tra le celebrazioni di Capodanno e una mobilitazione nata in un contesto di forte tensione rende particolarmente delicata la gestione dell’ordine pubblico. L’iniziativa è stata presentata dagli organizzatori come l’inizio di una nuova stagione di lotte e arriva dopo lo sgombero dello stabile di corso Regina Margherita, storica sede di Askatasuna, avvenuto a metà dicembre nell’ambito di un’operazione che ha coinvolto anche la Digos e che si inserisce in un filone investigativo più ampio legato a recenti azioni dimostrative e danneggiamenti in città. Da quel momento si sono moltiplicate le reazioni del mondo antagonista, con cortei e iniziative che hanno attraversato diverse zone di Torino e che in alcuni casi hanno fatto registrare momenti di forte tensione con le forze dell’ordine, tra lanci di oggetti, petardi e interventi di contenimento, con un bilancio di feriti tra gli agenti e situazioni di pressione sui dispositivi di sicurezza. Questi precedenti contribuiscono ad alimentare le preoccupazioni in vista della notte di San Silvestro, quando la città ospiterà anche grandi eventi e manifestazioni pubbliche che richiameranno migliaia di persone. La Questura e la Prefettura stanno predisponendo un piano rafforzato che prevede l’impiego di reparti mobili, rinforzi e un presidio esteso delle aree più sensibili, con l’obiettivo di tenere separati i flussi dei partecipanti alle feste da quelli dei manifestanti e di prevenire eventuali disordini. Dal canto loro, i promotori della protesta spiegano la scelta del 31 dicembre come un segnale simbolico, un punto di partenza per nuove mobilitazioni contro quella che definiscono una stretta repressiva e la chiusura degli spazi sociali, annunciando già assemblee e iniziative nei primi mesi del nuovo anno. Le istituzioni cittadine ribadiscono che il diritto a manifestare resta garantito, ma avvertono che qualsiasi comportamento violento o danneggiamento verrà contrastato, sottolineando la necessità di tutelare la sicurezza di cittadini e visitatori in una delle notti più affollate dell’anno. In questo quadro, Torino si prepara quindi a vivere un Capodanno sotto stretta osservazione, con l’obiettivo di assicurare lo svolgimento sereno delle celebrazioni e di evitare che la mobilitazione annunciata si trasformi in un nuovo fronte di tensione per la città.

ilTorinese.it


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