Esteri

L’INGRANDIMENTO – Il disastro in India e quel piano di ammodernamento mai partito

di Ernesto Ferrante -


Almeno 288 morti e oltre 900 feriti. E’ questo il bilancio, ancora provvisorio, di uno degli incidenti ferroviari più gravi mai registrati in India. Un inferno di sangue e lamiere che sconfessa certe narrazioni agiografiche sui successi del governo indiano.
L’impatto a catena è avvenuto intorno alle 19:20 ora locale nel distretto della città di Balasore. Un primo treno viaggiatori, in viaggio tra le città di Shalimar a Chennai, nello Stato meridionale del Tamil Nadu, è deragliato, ed è stato travolto da un secondo treno che viaggiava tra Yeswanthpur, nello Stato di Bangalore, verso Howrah, vicino Calcutta. Nella zona era parcheggiato anche un terzo treno merci, rimasto anch’esso coinvolto. Il Paese più popoloso al mondo ha ad oggi un vantaggio demografico ma anche un concreto rischio sociale e tanti passi ancora da compiere nell’ammodernamento delle infrastrutture. Il suo sistema ferroviario trasporta 23 milioni di passeggeri al giorno e complessivamente 8 miliardi all’anno, l’equivalente della popolazione mondiale. La rete ferroviaria è, con i suoi 68mila chilometri di binari, la quarta più lunga al mondo, dietro quella di Stati Uniti, Russia e Cina. Può contare su circa 21.650 treni e ben 7.349 stazioni.
Le modalità del disastro restano poco chiare. Il Times of India ha riferito che la magistratura ha avviato un’inchiesta. Il primo ministro Narendra Modi ha promesso “tutta l’assistenza possibile” e ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. I treni hanno influenzato la storia indiana e rappresentano un simbolo della cultura nazionale. Le industrie chiedono nuove infrastrutture e l’esecutivo di Nuova Delhi ha pianificato numerosi interventi per soddisfare questa necessità. Ma la maggior parte delle reti risalgono al periodo coloniale britannico. La creazione della linea che collega Mumbai con Ahmedabad rappresenta un’eccezione in un contesto tutt’altro che all’avanguardia. La velocità è uno dei problemi principali del trasporto ferroviario indiano. I tempi di percorrenza medi sono molto lunghi rispetto a quelli di altri stati asiatici. L’obiettivo ancora non raggiunto è la creazione di un sistema ad alta velocità per il trasporto delle persone e la realizzazione di moderni treni cargo per supportare il circuito produttivo nazionale.
Il piano datato 2017 ha subito numerosi rallentamenti e il completamento dei lavori è stato rimandato al 2028.


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