Sottomarino scomparso: countdown per le ricerche. Al Titan rimangono due giorni di ossigeno
Il piccolo sommergibile da turismo, scomparso con cinque persone a bordo in una zona dell’Oceano Atlantico al largo delle coste dell’isola canadese di Terranova, ha le ore contate. Il natante, scomparso a detta della Guardia Costiera di Boston dalla scorsa domenica era diretto al relitto del Titanic, a 3810 metri di profondità.
Una scomparsa che non fa ben sperare ora, a quasi 48 ore dall’informativa delle autorità della scomparsa. Perché ad ora, si calcola che le persone a bordo abbiano ossigeno sufficiente per soli due giorni. Il tempo scorre inesorabile e rimangono sempre minori le finestre di opportunità per il salvataggio delle cinque persone a bordo del sommergibile.
Il Titan, questo il nome del sottomarino, era diretto verso i resti del Titanic con a bordo cinque persone: tre “ospiti” paganti e due membri dell’equipaggio (un pilota e un addetto). Tra i passeggeri ci sono: un ricco uomo d’affari britannico, che è anche esploratore e turista spaziale, Hamish Harding, di 58 anni, nonché amministratore delegato di una società di vendita di jet privati; un uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, 19 anni appena, proprietari di un gruppo industriale; e l’esploratore francese Paul-Henry Nargeolet, 73 anni, che ha guidato diverse spedizioni al Titanic e supervisionato il recupero di molto manufatti dal relitto.
Secondo il contrammiraglio John Mauger della Guardia Costiera statunitense, le ricerche riguardano un’area “a circa 1.450 chilometri a est di Cape Cod, a una profondità di circa 4.000 metri”. “È un’area remota ed è complicato condurre una ricerca in una zona del genere”. Impegnata nelle ricerche una mini flotta di navi, due aerei per le rilevazioni dall’alto e un C-130 statunitense e un P8 canadese dotato di sonar in grado di rilevare sottomarini.
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