Esteri

Origini, ingaggi e scenari operativi: cosa sappiamo delle Brigate Wagner

di Cristiana Flaminio -


In teoria una compagnia di sicurezza privata, in pratica un esercito di mercenari efficiente e affidabile. Le Brigate Wagner rappresentano una delle punte avanzate degli interessi russi negli scenari più caldi, dalla Siria fino all’Ucraina, passando per l’Africa. Dove gli uomini della Wagner sono riusciti a incrinare il prestigio e il potere, nell’area, di potenze europee di primo piano. Come la Francia di Macron in Mali, per esempio.

Le Brigate Wagner non rappresentano che l’ultima evoluzione di un fenomeno che, già da anni, in Russia come nel resto del mondo, si sta imponendo. Le agenzie di contractors sono ovunque e “servono” gli interessi di compagnie private e degli Stati che “appaltano” a queste formazioni lavori che loro non vogliono o non possono, per le più svariate ragioni, fare. Il gruppo nasce dall’esperienza della Slavonic Corps, nata come costola di Moran Security, agenzia privata di sicurezza impegnata nella lotta alla pirateria. L’idea è di Vadim Gusev e Eugeny Sidorov, il primo nucleo è composto da 267 mercenari dislocati in Siria a difesa delle infrastrutture energetiche d’interesse russo. Ma l’Fsb, l’erede del Kgb sovietico, li accusò di mercenarismo. Pratica che il codice penale russo ritiene fuorilegge. Tuttavia, se Gusev e Sidorov furono allontanati, non fu così per i loro sottoposti che vennero richiamati, in servizio, da Dmitry Ukin. Ex colonnello in pensione, già membro dell’intelligence russa, che aveva intenzione (come fece) di dislocare una piccola forza altamente specializzata, composta per lo più da ex militari, in particolare spetsnaz (l’élite dell’esercito) sullo scenario delicato del Donbass a difesa dei gruppi russofoni.

Le Brigate Wagner non sono composte solo da mercenari russi ma anche da stranieri. La paga sarebbe buona: tra i 2mila e fino a 3mila euro al mese ma con la possibilità di ottenere dei “bonus” a seconda dei combattimenti ingaggiati. I feriti, oltre a essere curati, sono anche risarciti e pare che le famiglie dei mercenari ricevano fino a 50mila euro in caso di morte.


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