L’Italia risponde all’Ue, Centinaio: L’agricoltore è il vero custode dell’ambiente
GIAN MARCO CENTINAIO, SOTTOSEGRETARIO AGRICOLTURA ©imagoeconomica
Una pagina storica. Così il senatore della Lega Giorgio Bergesio ha definito “l’approvazione del disegno di legge per riconoscere nel nostro ordinamento la figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio”. Nella stessa giornata dell’ok del Parlamento europeo alla Nature Restoration Law, la maggioranza di governo del Paese che, con altri, l’ha contrastata risponde così, affermando ruolo, funzioni e esigenze di un comparto che si vuole tutelare internamente e in Europa.
“Il voto – così Bergesio – riconoscerà ai coltivatori la funzione che di fatto esercitano nella nostra società, proteggendo il paesaggio e l’ambiente, svolgendo un ruolo fondamentale nel contrasto allo spopolamento e alle conseguenze dei cambiamenti climatici”. Un provvedimento che prevederà incentivi economici accompagnati dalla promozione di iniziative in cui coinvolgere le istituzioni locali, per valorizzare il lavoro nei campi e rendere gli agricoltori partecipi alle attività di tutela ambientale. all’orizzonte, anche l’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura e un premio al merito.
A far fronte comune, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega: “Vogliamo chiarire una volta per tutte che gli agricoltori non sono nemici dell’ambiente, come qualcuno soprattutto in Europa vorrebbe farci credere, ma anzi la loro attività rappresenta un presidio fondamentale di tutela del paesaggio e della biodiversità”.
E ancora: “Sono certo che tanti imprenditori e cooperative agricole siano pronti a ottenere questo riconoscimento, grazie al lavoro che già oggi compiono. Le agevolazioni previste dal testo e il premio annuale De agri cultura consentono di rendere la definizione di agricoltore custode dell’ambiente e del territorio non una semplice etichetta, ma una ricompensa sostanziale per l’azione di tutela ambientale svolta a vantaggio dell’intera collettività. E la stessa Giornata nazionale dell’agricoltura fornirà l’occasione per accrescere conoscenza e consapevolezza sull’importanza di questa attività, soprattutto tra i più giovani”.
Intenti comuni cui non ha fatto mancare il suo appoggio lo stesso ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, provando ad allontanare l’immagine dello stop subito in Europa: “Quello dell’Europarlamento sulla Nature restoration law, ha detto al Corsera “è un voto che appartiene al passato, frutto di una visione ideologica che non tiene conto della realtà”.
Altri, per Urso, gli atti significativi. “Ad esempio – ha sottolineato – il fatto che il Senato italiano abbia, invece, approvato il riconoscimento della figura dell`agricoltore custode dell`
ambiente e del territorio. Importante, in un Paese in cui ci sono state catastrofi dovute anche all`incuria del territorio, come in Emilia-Romagna”.
Ribadendo, infine, che sui temi dell`agricoltura e dell`alimentazione il governo è in contrasto con le politiche di Bruxelles, ad esempio sul sistema di etichettatura Nutriscore: “Siamo la nazione della buona e sana alimentazione, che ci invidiano tutti. Non sarà certo un algoritmo a decidere quali cibi debbano far parte della nostra dieta”.
“Il nostro successo – ha aggiunto – lo certificano i turisti, l’Italia è tornata ad essere protagonista. Al vertice di Vilnius, nella Nato, come nell’Unione europea”. Con un invito finale a un lavoro comune e serrato: “A preoccupare, sono la recessione tedesca e i
contrasti sociali in Francia. Dobbiamo lavorare insieme”.
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