Salute

A fine novembre sarà conclusa la fase 3 del vaccino: Lo afferma Piero di Lorenzo amministratore Delegato e Presidente di IRBM, società italiana operante nel settore della biotecnologia molecolare

di Redazione -


“Noi ci aspettiamo che alla fine di novembre possa essere conclusa la fase tre della sperimentazione clinica, a quel punto la parola passerà alle agenzie regolatorie -ha affermato Di Lorenzo-. I tempi normale potrebbero essere 6-8 mesi, ma in una situazione così importante penso che le agenzie regolatorie cercheranno di ridurre i tempi per dare una risposta nel giro di qualche settimana. Questo non vuol dire che il vaccino non sarà sicuro. I tempi che possono essere accorciati infatti sono quelli della burocrazia, della normale pratica dell’iter burocratico. Mentre tutti i tempi dovuti ai controlli scientifici saranno mantenuti in maniera severa”. Piero Di Lorenzo, presidente e amministratore delegato di Irbm Pomezia, che partecipa alla realizzazione del vaccino anti covid Oxford-Irbm-AstraZeneca, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. 

“Non esiste – spiega – una multinazionale disposta a mettere in gioco la propria credibilità e la propria reputazione scientifica per accorciare oltre il consentito i termini di una valutazione, sarebbe assurdo. Per questo è un argomento su cui si può essere più che sicuri. Il comune buonsenso lo porta a capire facilmente, solo che il comune buonsenso non è comune a tutti, quindi c’è sempre qualcuno che fa retro pensieri. Il problema è riuscire ad arrivare alla fine dei test senza che si verifichino eventi avversi. Se così sarà, le agenzie regolatorie impiegheranno 3-4 settimane e si arriverà ad una consegna delle prime 20-30 milioni di dosi all’Ue entro fine anno”.  “Se anziché prendere 4 settimane se ne prenderanno il doppio – aggiunge – allora si arriverà a gennaio. Attaccarsi al discorso se sarà fine anno o inizio gennaio, la vedo più una questione teorica che con risvolti pratici. La gente vuole capire se in tempi certi potremo avere tutti a disposizione uno strumento per contrastare la pandemia e per tornare ad un minimo di vita normale dal punto di vista sociale, ma soprattutto economico”.

Alessandra Santangelo


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