Esteri

Accordo sul grano: Erdogan rivela le richieste di Putin

di Ernesto Ferrante -


Erdogan rivela quali sono le richieste di Putin per far ripartire l’accordo sul grano.
Zakharova accusa l’Occidente: “E’ coinvolto nel conflitto, produce armi per Kiev”.

L’ingresso della Banca agricola russa nel sistema Swift e garanzie per le navi utilizzate per il trasporto del grano. Sono queste le due condizioni che il presidente russo Vladimir Putin ha posto al suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan nell’incontro avvenuto lunedì a Sochi per rimettere in piedi l’iniziativa per l’esportazione del grano attraverso il Mar Nero. Lo ha riferito lo stesso Erdogan ai giornalisti turchi, spiegando che Putin ha chiesto “in primo luogo l’inclusione della banca agricola russa nel sistema Swift”, da cui gli istituti bancari russi sono stati estromessi a causa delle sanzioni.

Le richieste di Putin per l’accordo sul grano: possibile nuovo incontro
Una fonte diplomatica citata dalla Tass ha rivelato che nei prossimi giorni la Turchia informerà l’Onu sui risultati dei colloqui. Secondo il quotidiano turco Hurriyet, un nuovo incontro potrebbe esserci dopo la sessione di apertura dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dal 19 al 25 settembre.

Sarebbero già 66mila i militari ucraini uccisi da quando Kiev ha dato inizio alla “controffensiva di primavera”. A sostenerlo è il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Le forze russe hanno colpito con razzi 34 posti di comando del nemico in un mese, ha aggiunto Shoigu. Circa 7.600 le armi perse nello stesso periodo. Distrutto un tank Challenger 2 a Rabotino. I filmati circolanti in rete certificano la fine del mito dell’invulnerabilità del gioiello dell’industria militare britannica.
Il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ha approvato le dimissioni del ministro della Difesa Oleksii Reznikov con 327 voti a favore su 450, aprendo la strada alla nomina del successore Rustem Umerov, tataro e sunnita, che verrà messa al vaglio dell’aula oggi.
“Non commentiamo, è un affare interno ucraino. Non pensiamo che ora eventuali nomine possano in qualche modo influenzare l’essenza del regime di Kiev nel suo insieme”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto così alla domanda sul cambio al vertice del ministero della Difesa dell’Ucraina.
“L’operazione militare speciale deve andare avanti fino alla piena attuazione dei suoi obiettivi, fino alla vittoria finale su coloro che hanno sottoposto il loro popolo allo sterminio”. Lo ha scritto su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.
Voldymyr Zelensky ha fatto visita alle truppe sul fronte di Bakhmut. Il presidente ucraino ha decorato diversi soldati e ha incontrato il generale Oleksandr Syrskyi, stando a quanto reso noto dal suo ufficio. Zelensky ha parlato con i soldati della 92esima, 93esima e 28esima brigata meccanizzata separata.
I vertici militari russi hanno annunciato di aver neutralizzato due droni ucraini sul territorio del distretto di Istra, nella regione di Mosca e in quella di Kaluga. I due principali aeroporti della capitale, Vnukovo e Sheremetevo, così come quello di Zhukovksy, hanno ripreso le normali operazioni dopo una temporanea sospensione del traffico. Lo comunicato l’Agenzia federale del trasporto aereo.
Mosca considera i piani occidentali per l’avvio della produzione di armi per l’Ucraina come un’ulteriore prova del suo “coinvolgimento” nel conflitto in atto. A lanciare la pesante accusa è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
“Abbiamo notato gli annunci di numerosi produttori europei di armi – ha tuonato Zakharova – in particolare i piani della tedesca Rheinmetall e di una filiale svedese della britannica Bae Systems di avviare la produzione di attrezzature militari per le forze armate ucraine, nonché operazioni di riparazione e manutenzione. Queste intenzioni sono un’ulteriore prova del fatto che le industrie della difesa e i politici occidentali sono direttamente coinvolti nel conflitto militare e sostengono il regime criminale di Kiev”.
Una rete illegale di reclutamento di mercenari cubani da inviare in Ucraina per combattere a fianco dei russi è stata scoperto dal ministero degli Esteri dell’isola caraibica. L’Avana ha fatto sapere di aver “neutralizzato” questi “tentativi”.


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