Al San Camillo di Roma primo intervento di microchirurgia con un robot
Per la prima volta in Italia, un ospedale pubblico introduce una tecnologia all’avanguardia dedicata esclusivamente alla microchirurgia: è il San Camillo Forlanini di Roma a inaugurare l’utilizzo di un robot di ultima generazione progettato per intervenire su strutture anatomiche estremamente minute, come arterie, vene e nervi con un diametro inferiore al millimetro. L’innovativa apparecchiatura, interamente sviluppata in Italia da una start-up guidata dal professor Marco Innocenti, rappresenta un salto evolutivo nella chirurgia di precisione, offrendo un livello di accuratezza e controllo senza precedenti. Il primo intervento, eseguito con successo, è stato guidato dal dottor Nicola Felici, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia degli Arti, coadiuvato dalla sua equipe. Si è trattato di una procedura ortoplastica particolarmente complessa, che ha riguardato la ricostruzione di una gamba gravemente traumatizzata. Grazie alla tecnologia robotica, i chirurghi hanno effettuato un trapianto microchirurgico di un lembo di cute e tessuto molle prelevato dalla gamba opposta del paziente, con l’obiettivo di coprire una frattura esposta, ridurre il rischio di infezioni ossee e garantire una stabilizzazione più efficace dell’arto. Il sistema robotico impiegato è dotato di una piattaforma ad alta definizione capace di ridurre il tremore fisiologico della mano e di ridimensionare i movimenti su scala da 7 fino a 20:1, consentendo manipolazioni eccezionalmente precise. Le articolazioni meccaniche miniaturizzate degli strumenti chirurgici permettono movimenti che superano le capacità umane, offrendo una fluidità e un’armonia del gesto microchirurgico irraggiungibili con le tecniche tradizionali. “Abbiamo eseguito il primo lembo libero per la copertura di una frattura esposta di gamba utilizzando il robot microchirurgico sei giorni fa. L’intervento è andato bene e il paziente è in buone condizioni”, ha dichiarato Felici. “Si trattava di un politrauma complesso, con lesioni anche al bacino e all’addome. È stato un grande lavoro di squadra, che ha coinvolto anestesisti, ortopedici, chirurghi generali e rianimatori. Un ringraziamento speciale va alla Direzione Strategica dell’ospedale, che ha creduto fin da subito in questo progetto”. Questa innovazione non rappresenta solo un avanzamento tecnologico, ma apre nuove prospettive per l’intera chirurgia ricostruttiva e vascolare, soprattutto in ambito pubblico. L’introduzione del robot microchirurgico al San Camillo Forlanini segna un punto di svolta nella capacità del Sistema Sanitario Nazionale di affrontare casi complessi con strumenti d’avanguardia, confermando il ruolo centrale della ricerca e dell’innovazione italiane nel campo medico. L’obiettivo è ora estendere l’utilizzo della piattaforma robotica ad altri ambiti della microchirurgia, consolidando l’esperienza acquisita e sviluppando nuove competenze all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, a beneficio dei pazienti e dell’intero sistema sanitario.
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