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Allarme a Pechino: la politica “zero Covid” potrebbe durare anni

Una nota attribuita al segretario del Partito Comunista Cinese della città lancia l'avvertimento

di Federico Cenci -

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Le autorità di Pechino hanno suscitato confusione e allarme dopo l’annuncio che la rigida politica “zero-Covid”, compresi tamponi obbligatori e restrizioni per i viaggi, potrebbe restare in vigore per i prossimi cinque anni.

L’avviso, pubblicato lunedì pomeriggio e ripreso dal Guardian, è stato attribuito a Cai Qi, segretario del Partito Comunista Cinese di Pechino. Il testo originale afferma: “Nei prossimi cinque anni, Pechino perseguirà incessantemente la normalizzazione della prevenzione e del controllo delle epidemie”.

L’avviso è stato pubblicato per la prima volta dal Beijing Daily e ripubblicato da altri media statali. Si è diffuso ampiamente sui social media, ma presto il riferimento a “cinque anni” è stato rimosso dalla maggior parte delle pubblicazioni online e un hashtag correlato su Weibo è stato eliminato.

La politica in questo senso punta a migliorare la “rigorosa gestione del meccanismo di coordinamento di prevenzione e controllo”, compresi metodi come “l’isolamento, la gestione e il controllo… non appena [le trasmissioni] appaiono”. Si fa riferimento inoltre, come spiega sempre il Guardian, al proseguimento di ispezioni residenziali, “normalizzazione” di test periodici e gestione degli ingressi e delle uscite dalla città.


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