Turismo

LA VALIGIA SUL LETTO – Arte e design davanti al Golfo di Sorrento

di Nicola Santini -


Il colpo d’occhio è quello di una galleria d’arte. O di una casa- museo contemporanea, affacciata sul grande Golfo di Sorrento. Invece è un albergo dove arte e design si snodano tra le camere spaziose, nelle grandi sale che danno sul terrazzo con vista sul Vesuvio, ma anche a cielo aperto. Sapientemente in armonia con la più sopraffine arte del ricevere. A La Minervetta la poesia la fa da padrona ma non occorre nemmeno leggere tra le righe. Il bello, il culto del bello, anzitutto è tutto lì, davanti agli occhi, a un passo dal cuore, a portata di mano (e di instagram, ammettiamolo). Non va cercata, ma, sia chiaro, niente è sbattuto in faccia. Dimentichiamoci l’ostentazione.
La condizione qui è una naturale immersione nel bello a tutto tondo. Una volta tanto lo style lascia spazio allo stile.
Alle pareti ci sono Mario Schifano, Nicolas Denino, Michelangelo Pistoletto, foto iconiche di Galimberti che ritraggono il padrone di casa, ma non solo. Ci si siede e si conversa su De Padova, Tommaso Spinzi, e tutti gli altri big che compongono il gotha del design, insieme ad un artigianato d’eccellenza che non conosce tempo né confini. C’è ricerca. Tanta. Ma tutto è spontaneo, in un apparente caos calmo, interrotto quando da qualche timida incuriosione di un vento ristoratore, quando dalla musica di sottofondo, senza che alcun dettaglio sia minimamente trascurato.
Il Vesuvio è lì fuori dalla finestra, silenzioso e addormentato, come un custode in servizio 24 ore su ventiquattro.
L’energia di quella Campania colta e signorile c’è tutta: tra le ceramiche di Vietri che decorano pareti e pavimenti, tra i profumi che arrivano dalla cucina generosa della prima colazione, tra i limoni e le piante aromatiche dei giardini a terrazza e nell’accoglienza, discreta e affettuosa che si respira già dal primo momento.
Potrebbe essere una galleria d’arte, un museo, uno spazio che celebra l’italianità più creativa. E invece è un albergo. O meglio, una maison de charme, fatta di poche camere e tanto spazio conviviale, che Marco de Luca, architetto e gentleman, ha forgiato a immagine e somiglianza del suo gusto eccezionale, condividendo con gli ospiti de La Minervetta una delle collezioni più ricche e ispirate, a uso e consumo del viaggiatore.
Siamo a Sorrento e il centro storico è a pochi passi di distanza. Sufficienti per godersi il silenzio e il rumore del mare che arriva fino ai cuscini. La location è storica. Nei ruggenti anni 70, tutti gli spazi che oggi compongono la reception, la hall e le grandi sale fino alla stanza della colazione, erano un ristorante già appartenente alla famiglia di De Luca. Poi gli studi di architettura di lui, e a un certo punto la decisione di unire la propria passione per l’arte, una raccolta di quadri e sculture già iniziata dalla madre, con i pezzi più rappresentativi dei grandi maestri dello stile. Ed è subito contemporaneo.


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