Esteri

Avanzata russa nell’oblast di Kharkiv: la Nato vuole combattere a oltranza

di Ernesto Ferrante -


“La situazione è molto seria, non possiamo permetterci di perdere Kharkiv”. Dopo i generali e gli analisti militari, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso di un’intervista rilasciata ad Abcnews, ad ammettere le proporzioni e l’efficacia dall’avanzata russa. Parlando all’emittente americana durante la visita in un ospedale della città in cui sono ricoverati i militari feriti, Zelensky ha spiegato di aver cancellato la visita in Spagna perché “è molto importante che io sia qui”. Alla domanda sulle eventuali responsabilità dell’America rispetto a quanto sta avvenendo, a causa del “braccio di ferro” in seno al Congresso sullo sblocco degli aiuti militari, il presidente ha risposto: “E’ colpa del mondo, hanno dato l’opportunità di Putin di occupare, ma ora il mondo può aiutare”.
Anche la visita a Kiev di Antony Blinken, che ha annunciato l’invio di armi per due miliardi di dollari, non ha rinfrancato il leader ucraino. La sua reazione è stata a dir poco tiepida: “Il dialogo va bene, ma ora abbiamo bisogno di aiuto”. “Tutto quello di cui abbiamo bisogno sono di due sistemi di Patriot – ha aggiunto – la Russia non sarà in grado di occupare Kharkiv che li abbiamo”. Stoccata finale riservata a chi si è opposto per settimane alla concessione del pacchetto da 61 miliardi di dollari: “Questi soldi non sono dati all’Ucraina, ma sono spesi in fabbriche Usa, creano posti di lavoro americani, e noi non stiamo combattendo solo per la nostra libertà, se non è l’Ucraina, potrebbe essere un altro Paese”.
L’intensità delle operazioni offensive dell’esercito di Mosca nel nord della seconda città ucraina, starebbe diminuendo dopo che i militari russi hanno conquistato aree meno difese della regione. Stando ad un rapporto dell’American Institute for the Study of War (Isw), “le truppe russe sono attualmente avanzate a non più di otto chilometri dal confine, nel nord dell’oblast. Le truppe russe possono facilmente lanciare attacchi di artiglieria contro le posizioni difensive ucraine vicino al confine e il divieto di uso di armi occidentali in territorio russo rende vulnerabili le posizioni di difesa ucraine”. Per gli esperti americani, “le forze russe ora, a quanto pare, danno priorità alla creazione di una zona cuscinetto, piuttosto che avanzare in profondità”. Secondo l’Istituto, “le restrizioni statunitensi sulla capacità dell’Ucraina di colpire obiettivi militari nella Federazione Russa hanno creato una zona sicura per l’esercito russo nelle aree di confine, da cui gli aerei russi possono bombardare e lanciare attacchi missilistici sulle posizioni e sulla popolazione ucraina e dove le forze e gli equipaggiamenti russi possono essere riuniti liberamente prima dell’invasione del territorio ucraino”. “Questa politica statunitense mina seriamente la capacità dell’Ucraina di difendersi dalle operazioni offensive della Russia nel nord della regione di Kharkiv”, ha sottolineato l’Isw.
La Commissione statunitense di Helsinki sostiene che gli Stati Uniti dovrebbero consentire agli ucraini di colpire obiettivi militari nelle zone di confine della Federazione Russa nel contesto dell’operazione in corso nella regione di Kharkiv, sebbene i funzionari di Biden continuino ad esprimere riluttanza in tal senso.
“Non è troppo tardi per l’Ucraina per prevalere”. Così l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato. I Paesi membri della Nato, “messi di fronte alla scelta se raggiungere gli obiettivi di capacità della Nato o se sostenere l’Ucraina, dovrebbero sostenere quest’ultima. I magazzini si possono riempire di nuovo. Le vite perdute, invece, sono perse per sempre”, ha continuato Bauer. “L’Ucraina, ha concluso, ha mostrato al mondo che ha la capacità di ottenere successi senza precedenti sul campo di battaglia. Non c’è nulla che non possano fare. Tutto quello di cui hanno bisogno è il nostro aiuto”.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin è a Pechino dall’omologo cinese Xi Jinping: “Per sempre fratelli”. Si rafforza ancora di più l’alleanza Cina-Russia.


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