Politica

Basilicata, De Luca tumula il campo largo: “Che successo”

di Cristiana Flaminio -


Il campo largo, in Basilicata, ha incassato un fallimento epocale e Vincenzo De Luca passa all’incasso. O meglio, il governatore della Campania non perde l’occasione per sfrugugliare la segretaria dem Elly Schlein dopo il flop del Pd, e dell’alleanza con il M5s, autentico sconfitto della competizione elettorale lucana, alle regionali. “E’ stato un successo”, dice con il solito sarcasmo ‘o governatore a margine della presentazione del Comicon di Napoli. Un fallimento coronato dal dato sull’astensionismo. Che a De Luca non è passato inosservato: “Ho visto che anche in Basilicata, che è terra garbata, meno della metà dei cittadini sono andati a votare, manca la speranza e la fiducia del futuro e il rispetto del ceto politico. I cittadini votano per i programmi che non ci sono più ma è venuto meno rispetto per il ceto politico, il riconoscimento di rigore, coerenza, impegno di vita”. La riflessione è importante. E torna su quella che, da tempo, propone nei suoi monologhi social ai dirigenti romani del Partito democratico. Che tornano a essere il bersaglio del presidente della Regione Campania: “Da questo punto di vista il crollo della partecipazione politica è legato alla scomparsa delle leadership politiche che con la propria vita testimoniano i valori, come Kennedy, Mandela e pesa per le giovani generazioni, alle quali insegniamo non quello che sappiamo ma che siamo, come diceva qualcuno. E siamo poca cosa”.

Poca cosa, dunque. Per De Luca, la sconfitta dem alle elezioni in Basilicata rappresenta una sorta di rivincita. Contro il “nuovismo” dem e l’apertura, a tutti i costi, con il M5s. Che, in Campania, non sosterrebbe mai una sua eventuale ricandidatura. Non fosse altro per la furibonda opposizione durante il primo mandato dell’ex sindaco di Salerno a Palazzo Santa Lucia. La situazione è semplice: Elly Schlein, in Basilicata, ha perso i centristi (determinati per il largo successo del governatore uscente Vito Bardi) per puntare sull’alleanza con Giuseppe Conte. Che, finora, ha funzionato solo in Sardegna mentre in Abruzzo non è servita a impensierire il presidente uscente Marco Marsilio. Una rondine non fa primavera, due sconfitte consecutive, entrambe al Sud, devono però far riflettere sulla tenuta, politica, di un patto che sembra più una tregua armata piuttosto che una coalizione coesa in grado di infondere fiducia agli elettori.


Torna alle notizie in home