Esteri

Blinken rampogna Israele: “Non disumanizzi Gaza”

di Cristiana Flaminio -


Blinken tira le orecchie a Israele: “Non usi il 7 ottobre per disumanizzare gli altri”. Il segretario di Stato americano ha pronunciato parole dure, e nette, proprio durante una visita a Tel Aviv. “Gli israeliani – ha tuonato Anthony Blinken – sono stati disumanizzati nel modo più orribile il 7 ottobre. Da allora gli ostaggi sono stati disumanizzati ogni giorno. Ma questa non può essere una licenza per disumanizzare gli altri”. Il segretario di Stato Usa ha poi aggiunto: “La stragrande maggioranza delle persone a Gaza non ha nulla a che fare con gli attacchi del 7 ottobre. Le famiglie di Gaza la cui sopravvivenza dipende dalla fornitura di aiuti da parte di Israele sono proprio come le nostre famiglie. Sono madri e padri, figli e figlie, che vogliono guadagnarsi da vivere dignitosamente, mandare i figli a scuola, avere una vita normale. Ecco chi sono. Questo è quello che vogliono”.

Parole dure, quelle pronunciate da Blinken nei confronti di Israele, che sembrano tradire tutto il fastidio, crescente, che la Casa Bianca prova rispetto all’escalation, continua e costante, che si sta registrando in tutto il Medio Oriente. I bombardamenti di Israele, che colpiscono la popolazione civile, alimentano il fuoco della rivolta e del dissenso nei confronti dell’Occidente in tutta l’area. E quello che sta accadendo in queste settimane, a cominciare dagli attacchi dei ribelli houthi alle navi occidentali in transito nel Mar Rosso, ne è la riprova. C’è poi da sottolineare il fatto che Washington sta vivendo una fase elettorale. Tiratissima, oltre ogni polarizzazione. È una vera e propria guerra, ideale, interna agli Stati Uniti. Ma l’appeal del presidente Joe Biden, complici le sue ormai proverbiali gaffe, sta precipitando come mai prima d’ora mentre a ogni inchiesta, a ogni articolessa, a ogni schermaglia politica il consenso attorno a Donald Trump aumenta e si rafforza, come ha imparato a sue spese la povera Nikky Haley che, alle primarie repubblicane nel Nevada, ha preso meno voti perfino degli astenuti. Alla Casa Bianca serve un successo, serve portare la pace almeno su uno dei tanti, troppi, fronti aperti. E, inoltre, ai democratici occorre lisciare il pelo agli elettori woke che si sono schierati, senza se e senza ma, contro Netanyahu e Israele. Insomma, la vicenda per dirla con Flaiano, è grave ma non è seria.


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