Attualità

Blitz antiterrorismo, Hamas preparava attentati in Europa

di Angelo Vitale -


Numerosi arresti in un’operazione antiterrorismo che ha interessato Germania, Danimarca e Olanda contro militanti estremisti ispirati dalle basi Hamas nel Libano, che puntavano a realizzare attentati contro obiettivi ebraici. Gli interventi, a cura delle polizie nazionali e dei servizi di sicurezza dei tre Paesi con il concorso del Mossad israeliano. Alcuni dei militanti erano stati indirizzati a recuperare le armi custodite in un “covo in sonno” delle forze estremiste palestinesi.

Le prime conferme, proprio dal Mossad, relativamente ad uno sventato attacco terroristico organizzato dai simpatizzanti di Hamas contro obiettivi ebraici in Danimarca, con la notizia di ”sette terroristi arrestati”. I primi tre fermi, in Danimarca nella notte tra mercoledì e giovedì, un’altra persona arrestata in Olanda. In azione, per queste azioni, la polizia e i servizi di intelligence danesi, in una situazione definita dal primo ministro danese, Mette Frederiksen “estremamente grave” e nella quale starebbero emergendo anche rapporti di fiancheggiamento da parte di esponenti della gang della criminalità comune Loyal To Familia, messa fuorilegge 2 anni fa. E con il direttore delle operazioni del Pet, Flemming Drejer, a dire : “Si tratta di un gruppo che stava preparando un attacco terroristico. Ci sono legami con Paesi esteri”, senza aggiungere altro.

Di seguito, l’annuncio, nel blitz antiterrorismo, dell’arresto di quattro sospetti membri di Hamas in Germania e nei Paesi Bassi, tre a Berlino e il quarto, sempre su richiesta della Procura tedesca, a Rotterdam in Olanda.

Gli arrestati a Berlino sono uno di cittadinanza egiziana, uno di cittadinanza libanese e il terzo olandese, mentre il fermato in Olanda è libanese. L’operazione di polizia internazionale è pure collegata al ritrovamento di armi che si ritiene sarebbero dovute essere usate in attentati contro istituzioni ebraiche in Europa. Gli arrestati sono accusati di appartenenza ad organizzazione terroristica straniera e, secondo un comunicato della procura federale, hanno “stretti contatti con i dirigenti dell’ala militare di Hamas”.

Inoltre è stato reso noto che uno dei sospetti fermati nell’operazione antiterrorismo, che aveva la sua base a Berlino, aveva localizzato la scorsa primavera un deposito clandestino di armi, che Hamas aveva stabilito in precedenza in Europa e fino a quel momento inutilizzato. Per operare, ricostruiscono ancora gli inquirenti tedeschi, aveva ricevuto istruzioni dai quadri dirigenti di Hamas in Libano. Il compito del commando arrestato era di portare le armi dal deposito clandestino a Berlino e tenersi così pronto con i compagni a possibili attentati contro obiettivi ebraici in Europa. In questa fase organizzativa, dallo scorso ottobre, i tre arrestati a Berlino avevano fatto diversi viaggi dalla capitale tedesca, e in queste missione erano stati affiancati e aiutati dall’uomo arrestato in Olanda. Una strategia terroristica, riferiscono fonti della sicurezza, completamente autonoma e svincolata dagli attacchi di Hamas in Israele del 7 ottobre scorso. Un chiarimento che avvolge tutta la vicenda in ulteriori toni inquietanti.




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