Attualità

Braccialetti elettronici/1: perché mancano? Il caso Basciano

Uno scandalo che dura da anni, già cinque anni fa si era rivelata insufficiente la fornitura Fastweb

di Angelo Vitale -


Braccialetti elettronici: perché mancano? Alessandro Basciano resta senza braccialetto elettronico e monta nuovamente la ridda di notizie su dispositivi indispensabili per l’esercizio delle misure disposte dai giudici e che, in questa situazione, non possono essere applicate.

Cosa è accaduto

Anche il noto deejay, destinatario del dispositivo di sorveglianza perché accusato dalla Procura di Milano di stalking nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni conosciuta al Grande Fratello Vip, beneficia in questo modo della carenza dei dispositivi elettronici. Non è stato possibile eseguire il provvedimento perché “per questo mese tutti gli slot sono occupati”. Una formula verbale non nuova tra gli addetti ai lavori, non solo a Milano, che serve a spiegare che le liste d’attesa che si allungano – per la mancanza di braccialetti elettronici – sono un tema su scala nazionale che ha costretto perfino a intervenire, con una circolare del maggio scorso, il ministero della Giustizia. Ora anche Basciano fa i conti con questa indisponibilità e con il numero massimo di attivazioni pattuite su base mensile con il fornitore Fastweb.

Uno “scandalo” che sembra non interessare nessuno

Non è una banalità ma un vero e proprio “scandalo”, ovviamente non recente come molti nel nostro Paese. Già circa cinque anni fa i media lo denunciavano raccontando di un contratto triennale divenuto improvvisamente insufficiente per le esigenze delle misure: arresti domiciliari, anti stalking, tracciamento. Dispositivi interessati pure da una frequente rimodulazione legislativa, ogni volta però, come continua ad accadere, insufficienti.

Misure a vuoto, i braccialetti mancano

Misure emanate dai giudici che poi si rivelano, spesso, un colpo a vuoto. Una semplice emanazione di una disposizione che non viene o non può essere applicata perché i braccialetti mancano. Con effetti anche fatali. Se l’odierna vicenda Basciano-Codegoni è dominata dal gossip, non lo sono state quelle storie ove i braccialetti, che peraltro talvolta non funzionano, sono finiti al centro di vicende terminate con aggressioni, anche mortali, a chi dal funzionamento di un braccialetto doveva essere garantito.

(continua)


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