Attualità

Calcio e scommesse, in manette i gestori delle piattaforme

di Cristiana Flaminio -

Gli agenti allo stadio Rg Ticino


Calcio e scommesse, finiscono in manette i presunti gestori delle piattaforme su cui avrebbero giocato i calciatori, tra cui Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, finiti al centro dello scandalo. L’operazione della Guardia di Finanza di Milano che ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare al regime degli arresti domiciliari per Tommaso De Giacomo, Patrick Frizzera, Antonio Scinocca, Antonino Parise e Andrea Piccini. Il provvedimento è stato emesso dal gip Lidia Castellucci che ha accolto le richieste avanzate in tal senso dai pubblici ministeri Paolo Filippini e Roberta Amadeo. Sono accusati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa oltre che di riciclaggio poiché individuati quali presunti gestori delle piattaforme illegali Betsport22.com, Swapbet365.eu , Vipsport360.com – Texinho.com. Agli indagati erano già stati sequestrati beni per più di 1,5 milioni di euro ritenuti provento dell’attività illegale. Sotto i sigilli era finita la gioielleria Elysium a Milano ritenuta strumento principale per i “pagamenti” dei conti aperti dai calciatori e dei loro debiti di gioco. Una vera e propria “lavatrice” di denaro che secondo gli inquirenti avrebbe emesso decine di “fatture” per false vendite di orologi di lusso che, chiaramente, non venivano mai consegnati. La vicenda processuale sullo scandalo scommesse che ha svelato le debolezze e i vizi nel mondo del calcio va avanti e continua. Gli ultimi sviluppi si innestano nell’indagine principale che nei mesi scorsi ha contribuito a fare pienamente chiarezza attorno al volume d’affari (mostruoso) e alle modalità di azione degli allibratori, alle promesse e alle strategie sfruttate non solo per recuperare denaro ma anche per procurarsi nuovi e danarosi, oltre che ingenui, clienti. Proprio nel mondo dorato dei calciatori.


Torna alle notizie in home