Campi Flegrei: ritorna la paura, terremoto avvertito a Napoli, chiudono università e scuole
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4è stata registrata ai Campi Flegrei alle ore 12:08 e altre ne stanno seguendo in questi minuti. Il sisma è stato avvertito distintamente anche a Napoli e nelle zone limitrofe, suscitando rinnovata preoccupazione tra la popolazione.
Negli ultimi mesi, l’area flegrea è stata interessata da un intenso sciame sismico, con diverse scosse superiori a magnitudo 3.5 e una punta di 4.4 registrata a marzo. Le autorità locali hanno effettuato numerose verifiche di stabilità sugli edifici: dal 13 marzo sono stati eseguiti 182 controlli e sono state sgomberate oltre 300 persone, molte delle quali ospitate in strutture convenzionate o hub di accoglienza.
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Le scosse, pur non avendo finora causato danni ingenti, hanno reso inagibili diverse abitazioni e alimentato il disagio tra i residenti. Secondo uno studio del Centro Studi Plinivs, almeno la metà degli edifici della zona necessita di interventi di consolidamento antisismico, con il 10% degli immobili classificati ad alto rischio. Da qui forti polemiche su verifiche, interventi e piani di sicurezza.
Le più recenti emerse sulla tempestività e l’adeguatezza delle verifiche di agibilità e dei piani di emergenza. Molti residenti e comitati civici denunciano ritardi negli interventi strutturali e nella comunicazione istituzionale. Il piano di sicurezza per l’eventuale evacuazione delle zone rosse, dove vivono circa 500mila persone, è considerato in grave ritardo: secondo la Protezione Civile, servirà ancora un anno per predisporre vie di fuga sicure.
Il Capo della Protezione Civile nazionale, Fabio Ciciliano, ha ribadito che l’evacuazione è prevista solo in caso di rischio vulcanico e non per il bradisismo o per le scosse sismiche attuali. Tuttavia, sono state allestite nuove aree di accoglienza, come quella nei pressi dell’ippodromo di Agnano e nell’ex base Nato, per rispondere alle emergenze abitative.
La tensione tra la popolazione resta alta e le scosse di oggi non potranno che rinfocolare le polemiche. Sono numerose le assemblee e le iniziative di protesta: il 20 maggio è prevista una manifestazione dei comitati civici dei Campi Flegrei per chiedere più sicurezza e interventi concreti, giudicando “insufficiente” il recente decreto governativo. Incontri pubblici e flash mob si sono già svolti a Pozzuoli e in altre località, con la partecipazione di centinaia di cittadini che chiedono trasparenza, informazione chiara e l’attuazione di veri piani di sicurezza.
Le notizie ufficiali dell’Osservatorio Vesuviano riferiscono che dalle ore 12:06 è in corso uno sciame sismico. Sono stati finora rilevati in via preliminare 4 terremoti con magnitudo Md ≥ 0.0 e una magnitudo massima Md = 4.4 ± 0.3.
Hanno chiuso università e scuole, è stata sospesa la circolazione ferroviaria, a conferma di una situazione che quando ritorna allarmante e preoccupante per le comunità sfida l’immagine di “normalità” che viene rappresentata riguardo ad un bradisismo con il quale convivere.
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