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Canone Rai, oro e banche: la scommessa degli emendamenti

di Cristiana Flaminio -


Canone Rai, banche, oro: la scommessa degli emendamenti. Perché non sarà una manovra. Sarà una guerra. Lo scontro è inevitabile perché i partiti, tra gli emendamenti segnalati, hanno piazzato tutte le loro proposte di bandiera. E ciò è accaduto anche, se non soprattutto, in maggioranza. Dove è destinato a riprendere fiato la contrapposizione tra la Lega e Forza Italia. Galeotto l’emendamento, a firma del senatore leghista Giorgio Maria Bergesio, che vorrebbe tagliare il canone Rai portandolo dagli attuali 90 a 70 euro. Una proposta che non entusiasma più di tanti gli azzurri.

Fi contro gli emendamenti Lega sul taglio del canone Rai: “Pagherebbero i giornali”

Il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri, non ha nascosto i dubbi e le perplessità azzurre: “Le prime vittime di una eventuale abolizione del canone, tema che periodicamente torna alla ribalta, sarebbero i giornali. Oggi la raccolta pubblicitaria della Rai è limitata rispetto a quella delle televisioni commerciali, perché una parte significativa delle sue entrate deriva proprio dal canone. In assenza di queste risorse, è chiaro che la Rai dovrebbe fare concorrenza ai giornali sul fronte pubblicitario”. Bocciatura, quella sul taglio del Canone Rai spuntata tra gli emendamenti, ribadita dal capogruppo Fi in Commissione Vigilanza Rai, Roberto Rosso: “Bergesio è un amico che sicuramente ricorderà che quando è stato ridotto il canone, qualche anno fa, della Rai poi la cifra corrispondente è stata versata dal ministero dell’economia alla Rai, prendendola dalle tasche dei cittadini. Noi vogliamo i tagli di tasse veri, non quelli apparenti”.

La disfida delle banche

Un altro fronte di scontro sarà rappresentato dalla questione legata al contributo delle banche. La Lega, presentando i suoi “segnalati” sulla Sanità, ha già riferito di voler alzare ulteriormente l’aliquota Irap sugli istituti di credito. Forza Italia, che su questo tema non è mai stata troppo accondiscendente, si batterà invece per disinnescare la doppia tassazione sui dividendi. Sull’oro, invece, emerge qualche convergenza. Se Fi rimane ferma sulla proposta della tassa per la rivalutazione dei lingotti da investimento, arriva l’ok della Lega sulla proposta di Fratelli d’Italia di riportare le riserve auree nella disponibilità dello Stato italiano. Claudio Borghi ha, anzi, rivendicato la primogenitura della proposta: “Se la cosa rientra l’appoggerò entusiasticamente, non sono geloso”. Già, perché c’è il vaglio di inammissibilità che incombe.

La scommessa di Lotito

Su questo come su tutti gli altri emendamenti segnalati. Come quello presentato dal senatore di Fi Claudio Lotito che abroga il divieto di pubblicità indiretta per le scommesse, in pratica l’abolizione del fu Decreto Dignità. Un’iniziativa che ha fatto urlare già allo scandalo il M5s, affezionatissimo a uno dei suoi (ex) cavalli di battaglia.


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