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Capitol Hill, ex Proud Boy condannato: “Vi prego, abbiate pietà”

di Martina Melli -


Capitol Hill, ex Proud Boy condannato: “Vi prego, abbiate pietà”
Così Enrique Tarrio, ex Proud Boys condannato a 22 anni di carcere, si è rivolto al giudice Timothy Kelly. Il Presidente nazionale del gruppo di estrema destra, che quel 6 gennaio non era neppure a Washington, è stato punito con la sentenza più dura nel processo ai responsabili dell’assalto al Campidoglio. Aveva infatti cospirato con altri per impedire il trasferimento di potere nelle mani di Joe Biden e mantenere in carica il presidente repubblicano Donald Trump in seguito alla sconfitta nelle elezioni del 2020.

La scelta di una pena detentiva così pesante da parte del giudice Timothy Kelly, ha il preciso scopo di dissuadere chiunque voglia intraprendere azioni simili in futuro. Durante l’udienza di condanna, durata un’ora, il magistrato ha infatti ripetuto: “Non può succedere di nuovo. Non può succedere di nuovo”. L’ex Proud Boy, che ha chinato la testa per la vergogna, durante l’udienza si è mostrato pentito e ha promesso di aver chiuso con la politica, definendo gli eventi del 6 gennaio un “imbarazzo nazionale”. “Non sono un fanatico politico”, ha detto. “Infliggere danni o cambiare i risultati delle elezioni non era il mio obiettivo”. Poco prima della condanna, ha poi pregato la corte: “Vi prego, abbiate pietà, non portatemi via i miei 40 anni”.

Il procuratore federale di Washington Conor Mulroe, aveva inizialmente chiesto per Tarrio ben 33 anni di reclusione, nell’intento di scongiurare future insurrezioni. “Dobbiamo assicurarci che le conseguenze siano abbondantemente chiare a chiunque possa essere scontento dei risultati del 2024, 2028, 2032 o di qualsiasi elezione futura finché questo caso sarà ricordato”, ha detto Mulroe. “Questo è stato un atto calcolato di terrorismo”.

“Mentre rispettiamo la sentenza dei tribunali oggi, siamo rispettosamente in disaccordo sul fatto che questa sia stata una sentenza appropriata”, ha detto uno degli avvocati di Tarrio, Nayib Hassan. “In questo caso verrà presentato appello sia sul merito del caso che sulla pena inflitta”. In questi due anni e mezzo, più di 1.100 persone sono state accusate per il coinvolgimento nell’assalto al Campidoglio –  di cui almeno 630 si sono dichiarate colpevoli e altre 110 sono state chiamate a processo. Quel giorno furono uccise cinque persone, feriti 140 poliziotti e sono stati procurati danni al Campidoglio per milioni di dollari.

 


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