Caro-voli, aumenti per i voli interni: la tratta più cara Roma-Catania
Caro Voli: nel nostro Paese la rotta Roma Fiumicino–Catania è la più trafficata d’Italia, ma anche la più costosa. Ecco tutti i dati Oag
Con ben tre compagnie aeree – che operano fino a 35 voli giornalieri tra andata e ritorno – la tratta Roma Catania va per la maggiore. Tuttavia, la popolarità del collegamento non si traduce in convenienza economica: questa tratta, infatti, è anche tra quelle che hanno registrato i rincari più alti nel 2025.
L’analisi di Oag prende in considerazione le tariffe medie in classe Economy (escluse le opzioni extra) sulle cinque coppie di città più trafficate a livello nazionale, europeo e intercontinentale, confrontando i dati di gennaio–settembre 2025 con lo stesso periodo del 2024.
Prezzi in aumento sulle principali tratte italiane
La tratta Catania–Milano (comprendendo Linate, Malpensa e Bergamo) si conferma tra le più costose, con un prezzo medio di 54 euro a tratta, in aumento dell’8% rispetto allo scorso anno. Segue la Catania–Roma, con un costo medio di circa 52 euro, ma un rincaro più marcato, pari al +14%. Anche il collegamento Palermo–Roma è salito dell’11%, con un prezzo medio di 52,5 euro, mentre la storica Milano–Roma resta la più cara tra le rotte nazionali, a 63,3 euro, segnando un aumento del 5%.
Caro voli: Offerta ridotta e meno posti disponibili
Tra le cause principali dei rincari, il Corriere individua la riduzione dell’offerta di voli. I dati Cirium, riportati dal quotidiano, mostrano una diminuzione media del 10% dei posti disponibili sulle tratte Milano–Catania e Roma–Catania, del 12% sulla Roma–Palermo, e addirittura del 19% sulla Milano–Roma.
Intervento dell’Antitrust e problema trasparenza
La questione dei prezzi elevati, soprattutto verso Sicilia e Sardegna, è da tempo oggetto di attenzione da parte dell’Antitrust. Già nel 2025, l’Autorità aveva chiesto maggiore trasparenza negli algoritmi di determinazione dei prezzi. Le indagini hanno evidenziato “criticità nella comparabilità delle tariffe”, dovute ai numerosi servizi accessori che incidono fortemente sul costo finale del biglietto.
L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha denunciato l’opacità dei processi di prenotazione, che costringono i passeggeri a navigare tra più pagine web per scoprire il prezzo reale, rendendo difficile un confronto diretto tra le compagnie.
Anche sulle rotte intraeuropee si registrano aumenti contenuti: Milano–Londra costa in media 63,2 euro (+1%), Milano–Parigi 54,3 euro (+6%) e Roma–Parigi 69,5 euro (+4%). Al contrario, i collegamenti Roma–Londra e Roma–Madrid sono leggermente in calo, rispettivamente del 5% e del 3%.
Sul fronte intercontinentale, i prezzi mostrano una tendenza opposta: Roma–New York costa in media 542 euro, in calo del 3%, mentre New York–Milano segna un lieve aumento (+1%) a 600 euro. Milano–Dubai sale del 3% (574 euro), mentre Roma–Dubai e Roma–Tokyo risultano più convenienti, con ribassi del 3% e del 4%.
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