Caso Phica, scovato a Firenze il proprietario
L'accelerazione delle indagini dopo la denuncia della vicesindaca fiorentina Sara Funaro finita sul forum hard
Le indagini su Phica, il forum web hard accusato di diffondere la violenza digitale e sessista, subiscono un’accelerazione a Firenze concentrandosi su un uomo di 45 anni, Vittorio Vitiello, originario di Pompei residente nel capoluogo toscano, individuato come amministratore del sito.
La denuncia di Funaro, scovato l’ad di Phica
Il sito ha pubblicato senza autorizzazione immagini e video di donne, tra cui esponenti politiche come la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha sporto denuncia dopo che le sue foto erano state caricate con commenti sessisti e volgari.
Vitiello, noto anche con i nickname BossMiao o Phicamaster, è stato ascoltato dalla polizia dopo la denuncia di Funaro e risulta coinvolto in richieste di denaro per la cancellazione dei contenuti dal sito.
Vitiello dietro la richiesta di pagamenti per le cancellazioni
La notizia è stata pubblicata dal quotidiano Domani che rivela il nome dell’uomo, Vittorio Vitiello. Titolare dal 2023 di una piccola società in Italia, Vitiello sarebbe dunque, secondo gli accertamenti, l’amministratore del sito www.Phica.eu.
Non era Maggio
Denuncia invece, una persecuzione in Rete ai suoi danni, Roberto Maggio negli scorsi giorni da alcuni media indicato come collegato al forum hard Phica chiuso dai suoi gestori.
“Negli ultimi giorni io e Hydra Group – dice – siamo stati ingiustamente collegati al sito Phica.eu. Preciso con chiarezza: la nostra società’ non ha alcun legame di proprietà con quel dominio. Hydra Group si occupa di servizi di pagamenti elettronici online per diverse piattaforme, tra cui anche ragazze.invendita.com, con un sito legale e regolarmente attivo da oltre 21 anni. Questo non significa, in alcun modo, avere collegamenti con phica.eu”.
Ora Maggio contrattacca: “Avvieremo tutele legali contro chi ha diffuso notizie false, denunceremo phica.eu, procederemo contro chi ha mandato insulti e minacce sui miei social. Ho piena fiducia nella Polizia Postale che dispone degli strumenti per individuare i reali responsabili e fare chiarezza definitiva”.
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