Cronaca

Choc negli Usa, dopo la strage di Buffalo altre due sparatorie in poche ore

Sembra non debba finire la scia di sangue negli Stati Uniti, già colpiti sabato dal massacro avvenuto in un supermercato di Buffalo, Stato di New York, dove il 18enne Peyton Gendron, armato di un fucile da assalto, ha ucciso dieci persone per motivi razziali.

di Ilaria Paoletti -


Nelle ultime ore ci sono stati altri due episodi simili. Il primo è avvenuto nel sud della California, nella comunità per pensionati di Laguna Woods: un uomo ha aperto il fuoco in una chiesa, la Geneva Presbyterian, lasciando dietro di sé un morto e quattro feriti in condizioni critiche. La polizia ha reso noto che il presunto assalitore è stato arrestato e l’arma recuperata, ma non si hanno ancora notizie né sul movente né sull’identità dell’assassino. Il secondo episodio è accaduto invece in Texas, vicino a Houston, dove una lite fra cinque uomini si è trasformata in dramma quando alcuni di loro hanno deciso di imbracciare le pistole: il bilancio è di due morti e tre feriti gravi. Scongiurato, in questo caso, un esito ancor più nefasto considerato che la sparatoria si è svolta in un affollato mercatino delle pulci. Nel frattempo, emergono dettagli inquietanti sulla sparatoria di Buffalo: il killer, già l’anno scorso, aveva minacciato di compiere un crimine simile nel suo liceo. L’8 giugno del 2021, infatti, alcuni soldati furono chiamati nella scuola di Conklin a seguito di una segnalazione della polizia. Secondo quanto segnalato, uno studente di 17 anni aveva rilasciato dichiarazioni preoccupanti, minacciando di voler aggredire i suoi compagni. Uno scenario che ricorda tristemente quanto accaduto a Columbine nel 1999, quando due studenti aprirono il fuoco nella loro scuola uccidendo 12 studenti e un insegnante, provocando 24 feriti. Gendron fu quindi arrestato ai sensi di una legge statale sulla salute mentale e portato in un istituto per essere tenuto sotto osservazione dai medici. Il pensiero di compiere una strage, però, non sembrerebbe averlo abbandonato: anche l’attacco di Buffalo, secondo le autorità, era stato premeditato. Gendron avrebbe guidato per più di 300 chilometri prima di arrivare sul teatro della strage. In un testo scritto da lui stesso, in cui spiega le ragioni del suo gesto, il ragazzo racconta di avere scelto il supermercato Tops perché frequentato soprattutto da afroamericani. Il 18enne ha prima sparato a quattro persone nel parcheggio del supermercato, uccidendone tre. Poi ha rivolto il fucile alla guardia di sicurezza del negozio e, successivamente, ha preso di mira il personale e i clienti. Il ragazzo ha trasmesso in diretta streaming su Twitch tutta l’azione. Secondo quanto riporta Associated Press, Gendron ad un certo punto avrebbe puntato il fucile contro una persona bianca per poi chiedergli scusa e rivolgere la sua attenzione altrove. Il movente razziale, d’altronde, è chiaro: su tredici persone colpite, undici erano afroamericane e due erano bianche.


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