Cina: ricompense in denaro per chi sposa le giovanissime
Una contea nell’est della Cina ha offerto ricompense in denaro (1000 yuan, circa 137 dollari) a chi porta all’altare donne dai “25 anni in giù”. Questo, ovviamente, per incentivare matrimoni e procreazione, data la grave crisi demografica che mette a rischio il futuro della nazione. L’avviso – pubblicato sull’account Wechat ufficiale della contea di Changshan la scorsa settimana – asseriva che la ricompensa fosse finalizzata a promuovere “il matrimonio e la gravidanza adatti all’età” includendo anche una serie di sussidi per l’assistenza all’infanzia, la fertilità e l’istruzione per le coppie con prole.
Il crollo delle nascite e il veloce invecchiamento della popolazione stanno spingendo il governo cinese a mettere in campo una serie di manovre che incentivino i giovani a mettere su famiglia: sussidi finanziari a chi si sposa e tanti servizi per i bambini. In Cina il limite legale per convolare a nozze è 22 anni per gli uomini e 20 per le donne, eppure pochi giovani decidono di sposarsi. Ciò ha ridotto i tassi di natalità anche a causa delle rigide politiche cinesi che rendono particolarmente difficile per le donne single avere figli.
I tassi di matrimonio hanno raggiunto il minimo record nel 2022 di 6,8 milioni, il più basso dal 1986, secondo i dati del governo pubblicati a giugno. Ci sono stati 800.000 matrimoni in meno l’anno scorso rispetto al 2021. Secondo i media statali, si stima inoltre, che il tasso di fertilità della Cina – già uno dei più bassi al mondo – sia sceso al minimo storico di 1,09 nel 2022. Gli alti costi di assistenza all’infanzia e il dover penalizzare la carriera hanno scoraggiato molte donne a intraprendere una gravidanza. Per molte persone poi, si tratta di una scelta cosciente: molti giovani preferiscono non sposarsi e non avere figli a causa della crisi climatica e delle crescenti preoccupazioni per la salute dell’economia cinese.
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