Ambiente

Città e Regioni in prima linea nella lotta al cambiamento climatico

di Redazione -


“La crisi climatica è già in corso e dobbiamo attrezzarci quanto prima per imparare ad adattarci e a gestirne gli impatti, ai quali il nostro Paese è particolarmente esposto”. Lo ha detto Edo Ronchi, presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile e promotore di Italy for Climate e del Green City Network, durante il webinar “Race to Resilience” l’iniziativa rivolta agli attori non governativi (Regioni, Province, Comuni ma anche imprese ed enti finanziari) per lavorare a interventi di resilienza e sviluppo dei territori e promuovere la condivisione di buone pratiche”.

 

In quest’ottica regioni e città – ha aggiunto Ronchi – giocano un ruolo da protagonisti, perché è su scala locale che si verificano gli eventi estremi e si vivono gli effetti della crisi climatica, ed è dunque su scala locale che bisogna mettere a terra le azioni di prevenzione, di pianificazione e di gestione dei rischi. Resilienza climatica per un territorio significa non solo adattarsi ad un clima che cambia, ma anche riuscire ad accrescere il benessere economico e sociale nonostante gli stress climatici. Ogni territorio ha le sue esigenze e le sue vulnerabilità, per questo la condivisione di buone pratiche e il supporto di una rete globale come Race to Resilience sono cruciali per sviluppare strategie di adattamento efficaci e adeguate alla sfida che abbiamo di fronte”.

Dal webinar, promosso da Italy for Climate e Green City Network, in collaborazione con l’Ambasciata Britannica a Roma è emerso che occorre mitigare gli effetti del cambiamento climatico, riducendo le emissioni di CO2, ma anche mettere in atto misure di resilienza dei sistemi socio-economici per garantire prosperità alle nostre società.

“Il 2021, con le presidenze italiane e britanniche del G7, G20 e della Cop26, è stato un anno d’intensa collaborazione fra Italia e Regno Unito nella lotta ai cambiamenti climatici ed il Glasgow Climate Pact ci permette di mantenere vivo l’obiettivo di un grado e mezzo – osserva Wendy Wyver, Primo Consigliere bilaterale che per l’Ambasciata britannica ha coordinato il lavoro sulla Pre Cop e la Cop26 tra Regno Unito ed Italia – Ma è essenziale che venga tradotto in azione concrete dai Paesi che l’hanno sottoscritto con azioni coordinate ed immediate. La campagna Race to Resilience, che sostiene ed è complementare alla Race to Zero, coinvolge imprese, investitori, città, regioni e società civile nel processo che mira a rafforzare la nostra resilienza a un clima che cambia. È chiaro a tutti infatti che non vogliamo solo sopravvivere agli eventi climatici estremi, vogliamo anche riuscire a prosperare nonostante essi”.


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