Happy birthday Ursula: la signorina Rottenmeier dell’Europa green
Caschetto perfetto e lavatrice verde: così Ursula governa Bruxelles
L’8 ottobre Ursula von der Leyen compie gli anni. Da veri gentleman, non diremo la sua età (chiedere a Chat Gpt). Ursula è amata e odiata, spesso più la seconda. Dietro il sorriso e il caschetto perfetto c’è una donna che governa Bruxelles come fosse casa sua: tutto deve essere ordinato, rispettare le regole e seguire i suoi tempi. Noi cittadini siamo come figli che devono fare i compiti del Green Deal mentre lei controlla che non sbagliamo nulla.
Come la signorina Rottenmeier
L’Europa sotto di lei è piena di regole e divieti. Dal pesticida alla plastica, dalle auto al packaging, tutto è sotto controllo. Il Green Deal, pensato come progetto verde, è diventato un labirinto di vincoli, tasse e obiettivi impossibili. Le imprese faticano, gli agricoltori protestano e i cittadini sbuffano, chiedendosi se la sostenibilità non sia solo una imposizione mascherata da bene comune. Ursula procede comunque, lenta e rumorosa, convinta di fare la cosa giusta.
Geopolitica fai da te
In politica estera Ursula parla spesso da sola. Dall’Ucraina alla Cina, twitta e prende decisioni come se l’Europa fosse tutta sua. Le cancellerie la guardano con rispetto e un po’ di esasperazione. Guidare ventisette governi litigiosi non è facile, e a volte la sua determinazione sembra più un monologo che una leadership condivisa.
Un piccolo trionfo
Il Green Deal resta la sua eredità più contestata. Idee nobili, ma tasse, divieti e target impossibili sembrano più punizione che scelta. Ursula va avanti comunque, ostinata come una lavatrice eco-scatenata. Buon compleanno, Ursula: l’Europa ti sopporta, ti critica e ti osserva con sospetto, ma almeno non ti ignora mai e in politica, questo è già un piccolo trionfo.
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