Corea del Nord: il varo della discordia potrebbe far cadere molte teste
La situazione è tesa in Corea del Nord per il recente flop militare che ha imbarazzato e sconcertato al tempo stesso il presidente Kim Jong Un. Le immagini satellitari, rilanciate dalla Bbc, hanno mostrato la reale entità del “grave incidente” avvenuto nel porto di Chongjin durante il varo di una nuova nave da guerra.
La Korean Central News Agency (KCNA) ha dichiarato che un malfunzionamento nel meccanismo di lancio ha causato lo scivolamento prematuro in acqua della poppa del cacciatorpediniere da 5.000 tonnellate, che avrebbe dovuto irrobustire la flotta, schiacciando parti dello scafo e lasciando la prua incagliata sulla banchina. I militari sudcoreani hanno riferito che la nave giace su un fianco, coperta da teli.
Secondo la ricostruzione dell’accaduto della Kcna, “una certa quantità di acqua di mare è confluita nella sezione di poppa” e sono necessari una decina di giorni per ripristinare la fiancata del cacciatorpediniere. Il responsabile del cantiere, Hong Kil Ho, è stato subito convocato per fornire spiegazioni.
“In un istante è stata danneggiata gravemente la dignità e l’orgoglio del nostro Paese. I responsabili pagheranno”, ha tuonato Kim. Sono stati ordinati lavori urgenti affinché l’imbarcazione sia pronta prima della plenaria del Comitato centrale del partito al potere prevista per giugno, dove il caso sarà affrontato. Ma i tempi potrebbero essere più lunghi.
Dito puntato contro gli enti che sono stati coinvolti nella progettazione della nave, tra cui il Dipartimento dell’industria delle munizioni, la Kim Chaek University of Technology e l’ufficio centrale di progettazione navale.
Nonostante gli intoppi, le esibizioni muscolari non si fermano. Il mese scorso era stata svelata Choe Hyon, una nave da guerra di “nuova generazione”. Nelle fotografie diffuse, al fianco del presidente nordcoreano c’era la figlia Kim Ju-ae.
“È giunta l’ora di una scelta responsabile per accelerare sulla dotazione di armi nucleari della Marina, per difendere lo Stato e la sovranità marittima dalle minacce attuali e future”, aveva affermato Kim Jong Un, mentre Pyongyang annunciava l’avvio di test del sistema di combattimento della lanciamissili che porta il nome di uno dei più importanti capi militari della resistenza armata in Manciuria. Sia a prua che a poppa è presente anche una base per il lancio e l’atterraggio di droni UAV.
La Corea del Nord, recentemente, ha effettuato anche un nuovo test missilistico. A denunciarlo è stata la Corea del Sud. Vettori da crociera sono stati lanciati in direzione del Mar del Giappone dalla provincia meridionale di Hamgyong. Le risoluzioni delle Nazioni Unite contro il Paese impediscono l’utilizzo di missili balistici, non di quelli da crociera.
Kim Jong Un ha supervisionato esercitazioni che simulavano contrattacchi nucleari contro Seul e Washington. In azione un sistema missilistico e un missile balistico tattico. Si lavora su “procedure e processi per una rapida transizione verso una posizione di contrattacco nucleare”.
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