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Covid, Schillaci: “Niente allarmismi, nuovi vaccini tra una settimana”

di Cristiana Flaminio -


Covid, entro una settimana arriveranno i nuovi vaccini: parola del ministro alla Salute Orazio Schillaci. Che stamattina, intervenuto a Radio Rtl 102.5 ha affermato: “I nuovi vaccini anti-Covid dovrebbero essere disponibili addirittura già dalla prossima settimana, le categorie per cui sono fortemente raccomandate sono i fragili, gli ultra sessantenni e gli operatori sanitari. È un presidio fondamentale e partiremo anche con una campagna per ricordare ai cittadini di vaccinarsi per il Covid e l’influenza. I vaccini Covid saranno gratis per tutti anche per chi non rientra nelle categorie per cui lo raccomandiamo”.

Schillaci ha assicurato che si punta a coinvolgere le farmacie nella somministrazione delle vaccini anti Covid: “Stiamo valutando la distribuzione insieme alle regioni, punteremo molto su loro e sui medici di famiglia”. Sarà possibile, con ogni probabilità, vaccinarsi sia per il Covid che per l’influenza: “Credo si potranno anche fare insieme, con due inoculazioni. Oltre al Covid c’è anche il problema dell’influenza: le stesse categorie a rischio per il Covid sarebbe bene si vaccinassero anche per l’influenza. Attenzione, prudenza ma nessun allarmismo”.

La parola d’ordine, quest’autunno, sarà tranquillità. E zero allarmismi. “I contagi in assoluto sono aumentati: era prevedibile, perché veniamo dal periodo estivo, in cui c’è un grosso movimento di persone per le vacanze estive, quindi è un dato in linea con quanto pensavamo, un dato che potrebbe anche crescere per l’apertura delle scuole. Ma siamo tranquilli e non c’è nessun allarmismo: il dato delle persone ricoverate in ospedale o in terapia intensiva è assolutamente trascurabile quindi siamo sereni e fiduciosi”.

Dunque è impensabile anche solo proporre di chiudere le scuole. “C’è un tavolo tra Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione e del Merito: oggi dovrebbero esserci i risultati finali. Ma io starei tranquillo e non farei nessun allarmismo: i ragazzi è giusto che continuino ad andare a scuola, sono stati quelli che hanno sofferto moltissimo durante il lock down, molti ne pagano oggi a distanza sofferenze psicologiche, per cui nessun allarmismo e sicurezza”.

Gli ultimi dati riferivano una recrudescenza del contagio. Stimato in aumento del 44 per cento. I numeri, però, sono ampiamente rassicuranti: i nuovi casi sono poco meno di 6mila, per la precisione 5.918.


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