Cucina italiana candidata all’UNESCO. Un patrimonio culturale da tutelare
La Cucina italiana, merita di essere riconosciuta e tramandata. per questo diventerà patrimonio dell'UNESCO
La cucina italiana, simbolo di identità nazionale, tradizione familiare e creatività popolare, è ufficialmente in corsa per diventare patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO. Il primo sì tecnico è arrivato, il dossier presentato dall’Italia ha superato la valutazione preliminare degli esperti internazionali, aprendo la strada alla decisione finale attesa per dicembre a New Delhi.
Un dossier che racconta l’anima del Paese
La candidatura non si limita a esaltare piatti iconici come la pasta, la pizza o il tiramisù. Al contrario, la cucina italiana viene proposta come un sistema culturale complesso, fondato sulla trasmissione orale delle ricette, sulla stagionalità degli ingredienti, sul ruolo centrale delle famiglie e dei mercati locali. Il dossier, curato dal giurista Pier Luigi Petrillo, già autore di altre candidature vincenti, sottolinea come la cucina italiana sia nata “al mercato e nelle case”, e non nei laboratori gastronomici.
Un riconoscimento senza precedenti
Se approvata, la cucina italiana sarà la prima al mondo a ricevere il riconoscimento UNESCO nella sua totalità, non per singole pratiche o piatti. Attualmente, solo alcune tradizioni culinarie italiane sono già tutelate, come l’arte del pizzaiolo napoletano e la dieta mediterranea. Questo nuovo passo rappresenterebbe un salto di qualità, valorizzando l’intero patrimonio gastronomico nazionale.
Orgoglio e opportunità per il Made in Italy
Il via libera tecnico è stato accolto con entusiasmo da istituzioni e operatori del settore. Secondo Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, la cucina italiana è un patrimonio popolare, democratico, che unisce generazioni e territori. Il riconoscimento UNESCO potrebbe rafforzare il brand Italia nel mondo, promuovendo turismo, export agroalimentare e consapevolezza culturale.
Prossime tappe
La decisione finale sarà presa tra l’8 e il 13 dicembre 2025, durante la riunione del Comitato intergovernativo dell’UNESCO. Fino ad allora, la cucina italiana continuerà a essere raccontata, studiata e difesa, come uno dei pilastri dell’identità nazionale.
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