De Luca smentisce Elly: “Nessun patto in Campania”
E difende il figlio Piero: "Non vive di politica"
Il “solito” Vincenzo De Luca: smentisce il “patto” con Elly Schlein e, già che c’è, bombarda Pd e centrosinistra: “Non ha un programma credibile”. Il governatore uscente della Campania, intervistato a Non Stop News su Rtl 102.5, non ha lesinato “complimenti” alla leadership democratica, nazionale e regionale del suo partito.
De Luca: nessun patto con Schlein
Il governatore ha spiegato la sua versione in merito alle notizie secondo cui De Luca avrebbe dato il nulla osta alla candidatura di Roberto Fico alle Regionali in Campania in cambio della segreteria regionale dem da affidare al figlio Piero. Una versione che l’ex sindaco di Salerno ritiene “troppo semplice e assolutamente strumentale: qui non c’è nessun patto”. Vincenzo De Luca ha spiegato: “Intanto io non rinuncio alla mia ragione e alle mie valutazioni. Punto. Secondo, e questo è un altro aspetto della degenerazione della vita pubblica del nostro Paese, il patto con chi? Su che? Pensate che qualcuno si sia interrogato sul fatto che per due anni e mezzo il partito democratico della Campania è stato sequestrato, come dico io?”.
“Mio figlio non vive di politica”
De Luca, quindi, insiste: “Si è fatta semplicemente un’operazione di civiltà politica, cioè si è deciso di mettere ordine nel campano e di eleggere gli organismi”. Ecco tutto. Ma il governatore spende, poi, qualche parola sul figlio: “Per quanto riguarda Piero, è un dirigente politico che ha 25 anni di militanza alle spalle, che non vive di politica, che è un docente universitario e che può fare un’attività professionale vivendo in maniera agiata e senza intossicarsi la vita”. Niente patto, per De Luca che dunque rigetta ogni considerazione di cui si parla, ormai da giorni, tra Napoli e dintorni.
Fico ma non troppo
Il tema, per De Luca, non è sui nomi ma sul programma: “Non ostacolerò in nulla la realizzazione di una coalizione progressista, ma non rinuncio alla ragione critica. Chi fa le proposte deve prendersi la responsabilità delle cose che propone e, in ogni caso, per quello che mi riguarda, prima dell’approvazione di un programma di governo non esprimo il mio consenso nei confronti di nessuno”. E ancora: “Non ostacolerò nulla perché mi sembrerebbe un atteggiamento miserabile. Farò il mio dovere come sempre anche perché l’alternativa che abbiamo in Campania fa piangere, fa pena. Se l’alternativa è quella di cui si parla nel centrodestra è evidente che non possiamo fare altro che votare”.
C’eravamo tanto odiati
E sul rapporto con il M5s, De Luca afferma di non aver (ancora) cambiato idea rispetto a quando tacciava il mondo pentastellato d’essere una sorta di “circo equestre” della politica. “Ci sono molti ragazzi che stanno mettendo sui social le mie affermazioni degli anni passati su alcuni esponenti del M5s – ha spiegato – quelle affermazioni le confermo, perché riflettevano il mio giudizio su una stagione storica del M5s e sugli elementi di demagogia che hanno espresso nel loro percorso. Adesso hanno cambiato linea, si sono trasformati in partito politico, ma non rivedo nulla di quello che ho detto. Fermo restando che nessuno di noi pone veti personali, ma sarà legittimo e ragionevole domandarsi se è la scelta migliore quella di impegnare nel governo della regione più difficile d’Italia un esponente politico rispettabile, ma che non ha mai amministrato nulla”. Domanda da girare a Giuseppe Conte e, soprattutto, a Elly Schlein.
Torna alle notizie in home