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Di terra, di vita e d’amore I “Pensieri” di Cornacchia tra natura, animali e la passione dei viaggi

di Nicola Santini -


Pensieri. Di terra, di vita, d’amore, pubblicato da Edizioni Efeso, è la silloge poetico di Domenico Cornacchia, nato ad Ascoli Piceno nel 1990 e residente a Santa Rufina in provincia di Teramo, al confine tra l’Abruzzo e le Marche.

Domenico Cornacchia e i suoi Pensieri

L’amore per la natura l’ha portato a effettuare studi agrari sia alle scuole superiori che all’Università, laureandosi alla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Teramo. La sua più grande passione è viaggiare, per scoprire il mondo e sé stesso.
Domenico Cornacchia ha trascorso tutta la sua vita a stretto contatto con la natura e con gli animali, dei quali ne è stato sempre amante.
Questo amore smisurato per le cose semplici della vita si riflette proprio nella sua raccolta di poesie, o pensieri come lui stesse ama definire i suoi scritti. Pensieri. Di terra, di vita, d’amore, è un pentagramma in cui i pensieri come frammenti ritmati e intensi costituiscono una melodia avvolgente.

Pensieri: un mondo parallelo e paradisiaco

Grazie ad una penna profondamente evocativa, il lettore entra in un mondo parallelo, un luogo paradisiaco, una casa immersa nel verde, da cui ci si può affacciare per ammirare le bellezze di della natura, le piante e gli animali. Uno spazio in cui regna la tranquillità lontano dalla città, dalla scatola di anime, che imprigiona i nostri sensi. Cornacchia con il suo stile fluido e delicato fa rivivere a chi attraverso i suoi versi un’esperienza sensoriale.
La silloge è un incitamento, neanche troppo velato, a spazzare via dai propri occhi la fuliggine del hic et nunc, riappropriandosi, invece, della possibilità di concedersi una pausa di riposo e tranquillità. In un momento in cui il tempo scorre inesorabilmente si fa forte il desiderio di scrutare ogni piccolo dettaglio, e carpire ogni angolo nascosto. Questo spiega la scelta dell’occhio di un cavallo sulla copertina. Con uno sguardo attendo dobbiamo saper cogliere tutte le sfumature che il mondo ci offre: non solo le cose tangibili come un bel fiore, o il frutto maturo, ma anche quelle intangibili:
Regalarsi del tempo, osservare una piccola imperfezione e meravigliarsi. Godersi la dolcezza di un bacio o il suono della voce di chi amiamo. Coltivare la gentilezza senza frenesia; è questa la cifra contenutistica della poesia del quotidiano, di Cornacchia.


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