Politica

PRIMA PAGINA-Dopo gli scandali serve una nuova stagione per Bari e la Puglia

di Giuseppe Ariola -

Filippo Melchiorre senatore Fratelli dÕItalia allÕinterno del Senato della repubblica durante la registrazione e ritiro del kit. Roma 10 ottobre 2022 ANSA/MASSIMO PERCOSSI


Per le elezioni amministrative a Bari il centrodestra ha ufficializzato il candidato sindaco ed è già sulla griglia di partenza. Dopo lo strappo di Conte il centrosinistra è, invece, ancora fermo ai box e, complice le diverse inchieste giudiziarie, il pit stop imposto al campo largo dal Movimento 5 Stelle rischia di prolungarsi ancora a lungo. Ne abbiamo parlato con il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, tra i protagonisti della politica pugliese.

Con l’individuazione di Fabio Romito come candidato parte ufficialmente la campagna elettorale del centrodestra a Bari. Il centrosinistra, invece, sembra ancora in alto mare. Quanto peserà questo vantaggio sul voto?

In realtà siamo già partiti da diversi mesi perché abbiamo da tempo individuato i punti programmatici con la collaborazione dei cittadini e di tante associazioni, anche di volontariato. Queste realtà ci hanno fornito un contributo utilissimo per il programma e oggi siamo arrivati in totale armonia all’individuazione del candidato sindaco con grande vantaggio su un centrosinistra che continua a litigare.

Dopo 20 anni di sinistra c’è adesso la concreta possibilità di vincere nel capoluogo pugliese. Siete ottimisti? Un eventuale successo vi favorirebbe anche nella corsa per la Regione?

Siamo realistici. Oggi vi è uno scoramento da parte degli elettori del centrosinistra, traditi nei propri principi etici, nei confronti dei loro dirigenti politici. E’ ovvio che vincendo a Bari si metterebbe una seria ipoteca sull’affermazione alle regionali, ma per ottenere il successo innanzitutto alle comunali c’è bisogno di tanta buona volontà e di umiltà da parte di tutti.

Le inchieste della magistratura che riguardano diverse amministrazioni comunali, tra cui quella barese, ma anche quella della Regione, hanno fatto implodere l’alleanza di centrosinistra. Crede ci saranno ulteriori ripercussioni politiche anche sulla giunta Emiliano?

Il fallimento del campo largo e la rottura tra Conte e il resto della sinistra a Bari e in Puglia avrà certamente degli effetti deflagranti anche sul prosieguo dell’amministrazione regionale. La segretaria nazionale del Pd ha chiesto un cambio di passo ed Emiliano sembra intenzionato ad azzerare la giunta, ma anche in politica vale la proprietà transitiva: cambiando l’ordine degli addendi non cambia il risultato. Pur azzerando la giunta, Emiliano continuerebbe a beneficiare dei voti degli ex assessori. Ecco perché l’unica cosa che dovrebbe fare, insieme a Decaro, è chiedere scusa ai baresi e a tutti i pugliesi e poi dimettersi.

La questione ha investito anche la commissione parlamentare Antimafia. Questi casi di malaffare stanno assumendo una connotazione nazionale?

Sicuramente si. Da quasi un mese le prime pagine dei quotidiani nazionali e le aperture dei notiziari di tutte le reti parlano di una Bari oggetto di indagini molto serie. Questo ci rende tristi e anche vincere le prossime elezioni con un centrosinistra completamente annientato ci dispiace perché in tutte le democrazie devono esserci una maggioranza e un’opposizione. Prendiamo atto che alle prossime consultazioni ci sarà solo il centrodestra perché il centrosinistra, purtroppo, è imploso completamente dopo 20 anni di una gestione evidentemente clientelare.

Quanto peserebbe la sinergia con il governo nazionale in caso di vittoria del centrodestra per una città strategica del Sud Italia come Bari?

Sicuramente tantissimo. Tra qualche giorno la Puglia e Bari ospiteranno il G7, un regalo importante che il governo guidato da Giorgia Meloni ha inteso fare alla nostra regione, tanto amata dalla premier. Inoltre, i fondi del Pnrr costituiscono un’occasione di sviluppo e, come tutte le risorse, vanno gestite nel modo più equilibrato possibile per far sì che questi soldi vengano utilizzati in modo strutturale, così da avere effetti positivi anche sulle prossime generazioni. L’azione portata avanti dal governo Meloni, che sposa appieno il senso del Pnrr, va proprio in questa direzione.

Alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini, c’è qualche preoccupazione per ciò che si potrebbe trovare nei cassetti del Comune?

Certamente tutti i dossier del comune di Bari, ma anche quelli della regione Puglia, vanno analizzati con grande attenzione, proprio per il rischio che siano intrisi di dinamiche che farebbero tremare i polsi a chiunque. Almeno secondo quanto si legge sui giornali e da quello che trapela dalle inchieste giudiziarie. Bisogna inaugurare una nuova stagione che dovrà segnare un ritorno allo splendore per Bari. Noi siamo fiduciosi, abbiamo dirigenti e amministratori preparati a governare questa fase sicuramente difficilissima. Ma Bari e i baresi meritano serietà, rispetto, etica e responsabilità. Elementi che negli ultimi anni sono purtroppo venuti a mancare.


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