Economia

E il gas va giù del 34% una boccata d’ossigeno per i conti degli italiani

di Giovanni Vasso -

GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO


Lo aveva anticipato, il ministro Giorgetti. E così è stato. L’Arera, nel pomeriggio di ieri, ha ufficializzato il ribasso alle tariffe del gas. Sarà pari al 34,2%. Un po’ di più di quanto ci si poteva ragionevolmente attendere. Difatti, se nei giorni scorsi si era diffusa l’ipotesi di un taglio ancora più netto del 40%, nelle ultime ore la sforbiciata si era ridimensionata fino al 33%. Il titolare del Mef, che aveva preso parte all’iniziativa elettorale della Lega a Roma, a sostegno del candidato del centrodestra alla Regione Lazio, Francesco Rocca, aveva promesso: “Domani Arera darà notizia dello sconto, della riduzione delle bollette. Non è il 40% ma siamo vicinissimi e questo è un primo tangibile segnale. Questo già vale per gennaio ma vuol dire che a febbraio ci sarà una ulteriore riduzione e quindi vuol dire che, auspicabilmente, ci indirizziamo verso un sentiero di normalità a beneficio delle famiglie”.

 

I numeri di Arera

 

L’annuncio dell’autorità delle reti e dell’energia, puntuale, è arrivato proprio nel pomeriggio di ieri: “La riduzione per il mese di gennaio, in termini di effetti finali, ancora non compensa del tutto gli alti livelli di prezzo raggiunti nell`ultimo anno, con la spesa gas per la famiglia tipo nell`anno scorrevole (febbraio 2022-gennaio 2023) che risulta di circa 1.769 euro, +36% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (febbraio 2021- gennaio 2022)”. E ancora: “Per il mese di gennaio, che ha registrato una quotazione media all`ingrosso sensibilmente più bassa rispetto a quella del mese di dicembre, il prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 68,37 euro/MWh”.

 

“Più ottimismo”

 

 

Secondo il presidente dell’Authority, Stefano Besseghini: “Possiamo guardare avanti sicuramente con qualche elemento di maggiore ottimismo rispetto anche solo a un paio di mesi fa, quando dovevamo ancora affrontare l’inverno e avevamo gli stoccaggi che potevano ancora conoscere qualche sollecitazione”. Besseghini, intervistato da Skytg24 ha aggiunto: “Dall’ultima decade di dicembre abbiamo visto sui mercati una significativa contrazione dei prezzi e un po’ la abbiamo intercettata a dicembre con il trimestrale per l’energia elettrica e la vediamo significativamente scaricarsi nel mese di gennaio con il -34,2% sul prezzo del gas in un mese per altro ancora importante per i consumi di gas che con dicembre e febbraio è importante per i consumi di gas”. Potrebbe esserci “una coda di freddo”, ha spiegato Stefano Besseghini, ma il peggio è passato. Almeno per ora.

 

La soddisfazione di Pichetto Fratin

 

Il ministro alla sicurezza energetica e all’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha espresso soddisfazione: “La discesa del prezzo del gas del 34,2 % e dunque dei costi in bolletta, comunicata da Arera, è molto consistente ed è motivo soddisfazione. Una riduzione di tale entità è importante per i cittadini, per le imprese e per l’intero Paese”. Quindi ha rivendicato l’impegno del governo: “Stiamo mettendo in sicurezza i risparmi delle famiglie: con una manovra rivolta a contenere l`impatto della tempesta sui mercati energetici, con il tetto al prezzo del gas ottenuto in Europa, con una strategia energetica che potrà rendere il nostro Paese l’interlocutore principale”.

 

I conti dei consumatori

 

I consumatori si sono subito cimentati nei conti. Che, finalmente, tornano dopo mesi di continui aumenti. Per il Codacons: “Il ribasso del 34,2% equivale ad un risparmio in bolletta, rispetto ai prezzi in vigore a dicembre, pari a 722 euro a famiglia su base annua. Se i prezzi dovessero mantenersi a questi livelli, la bolletta media del gas scenderebbe nel 2023 a quota 1.391 euro a nucleo, contro i 1.866 euro pagati in media da una famiglia nell’intero 2022, con un risparmio netto di 475 euro rispetto lo scorso anno”.

 

Risparmio fino a 722 euro l’anno

 

Analisi che è sostanzialmente condivisa dall’Unione nazionale dei consumatori: “Per una famiglia tipo in tutela, se il 34,2% significa spendere su base annua 722 euro in meno, la spesa totale nel 2023 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, nell’ipotesi di prezzi costanti) resta alla cifra stellare di 1391 euro, che sommati ai 1434 della luce già scattati, determinano una stangata complessiva pari a 2825 euro”. E ancora: “Se il prezzo del gas crolla del 34,2% rispetto a quello di dicembre 2022 e del 27,6% su gennaio 2022, rispetto al periodo pre-crisi, ossia nel confronto con gennaio 2021 è ancora maggiore del 40,6%. Rispetto, poi, alla spesa annua del 2020, pari a 975 euro, nel 2023 si pagheranno 416 euro in più solo per il gas”.


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