Hamas libera Edan Alexander: “Ora negoziati seri”
L' ostaggio israelo-americano Idan Alexander in una immagine diffusa dalla famiglia . Roma 14 marzo 2025
Edan Alexander, l’ostaggio israelo-statunitense nelle mani di Hamas dal 7 ottobre scorso, è stato rilasciato. L’annuncio è arrivato dalla stessa Hamas che ha ribadito la necessità di “negoziati seri” che “porteranno al rilascio degli ostaggi, mentre il proseguimento dell’aggressione potrebbe ucciderli e prolungare le loro sofferenze”. La prima condizione, centrale per Hamas, è la sempre la stessa: “Siamo pronti a iniziare immediatamente i negoziati per raggiungere un accordo globale su un cessate il fuoco permanente e il ritiro dell’Idf”. La liberazione di Edan Alexander rappresenta un gesto di “buona volontà” da parte dei palestinesi nei confronti dell’America. Proprio alla vigilia dell’arrivo, in Medio Oriente, di Donald Trump. Atteso da una serie di impegni importanti da cui potrebbe dipendere (anche) la pace tra Israele e Palestina. Tra le tappe del presidente americano ci saranno Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
Intanto Hamas spera che la liberazione di Edan Alexander possa portare frutti alla sua causa. La decisione, dagli stessi palestinesi, è stata riferita agli “sforzi fatti dai mediatori per arrivare a un cessate il fuoco, aprire i valichi di frontiera e consentire che aiuti e soccorsi raggiungano la nostra popolazione nella Striscia di Gaza – e come si legge in una nota – questo passo arriva dopo importanti contatti nel corso dei quali Hamas ha dimostrato positività e grande flessibilità”. Dalla diplomazia americana, Hamas chiede sostegno “a portare avanti i suoi sforzi per porre fine a questa guerra brutale condotta dal criminale Netanyahu contro bambini, donne e civili indifesi nella Striscia di Gaza”.
Alexander è stato rilasciato a Khan Yunis, ed è stato consegnato agli operatori della Croce Rossa. Si tratta, come sottolinea Ansa, del primo soldato maschio vivo e in stato di buona salute rilasciato dal blitz del 7 ottobre scorso. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate sui media internazionali, il 21enne potrebbe essere trasferito, dopo i controlli del caso e l’esperimento del protocollo necessario, direttamente in Qatar dove potrebbe incontrare lo stesso Trump.
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